Perego strade, parte il processo Rifiuti pericolosi sotto la ferrovia

Entrerà nel vivo con l’udienza del prossimo 26 novembre il processo istruito davanti al giudice monocratico del tribunale di Lecco nei confronti di ventuno persone a vario titolo accusate di concorso aggravato in attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti speciali. Nel mirino anche la ferrovia Milano-Lecco.

Entrerà nel vivo con l’udienza del prossimo 26 novembre il processo istruito davanti al giudice monocratico del tribunale di Lecco nei confronti di ventuno persone a vario titolo accusate di concorso aggravato in attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti speciali. Un nuovo filone giudiziario che proviene dalle indagini confluite nella maxi inchiesta “Infinito”: alcuni dei protagonisti sono gli stessi, come il cassaghese Ivano Perego, 42 anni, attualmente detenuto nel carcere di Vigevano, e il suo braccio destro Andrea Pavone, 47 anni, in cella a Pavia, rispettivamente condannati a 12 e 15 anni nel dicembre dello scorso anno a Milano.

Un filone che il tribunale di Milano ha trasferito per competenza a Lecco, dal momento che i rifiuti non trattati sarebbero stati stoccati in un deposito a Cassago. Gli imputati sono accusati di aver dato vita a un illecita attività di smaltimento di rifiuti speciali da demolizioni provenienti da cantieri in un po’ tutta la Lombardia, rifiuti che sarebbero poi stati utilizzati come materiale di riempimento in altri cantieri. Come quello per la costruzione del nuovo ospedale Sant’Anna di Como, il cantiere Icam di Orsenigo, a Nibionno presso l’officina Tentori, a Lurago d’Erba per il sottopasso della Como-Bergamo, il cantiere delle Varesine a Milano, quello aperto per il raddoppio ferroviario Carnate-Airuno lungo la Lecco-Milano, il raddoppio della statale 475 ex Paullese e il cantiere Safer in provincia di Novara. Fatti avvenuti tra il 2008 e il 2009.