Gli ospedali della Lombardia sono tra i più efficienti in Italia. In un’ipotetica classifica nazionale sulla qualità delle cure, sei dei primi dieci nosocomi sono lombardi. E nella top ten delle cure specifiche spiccano quelli brianzoli: Monza e Desio, Vimercate e Carate.

Il dato emerge da uno studio dell’agenzia nazionale per i servizi sanitari delle Regioni, che ha pubblicato la ricerca sugli “esiti” dell’attività sanitaria del 2012, basata sulle schede di dimissione.

I 1.440 ospedali pubblici e convenzionati italiani sono stati classificati in base a una quarantina di indicatori, dalla mortalità per infarto, a quella per gli interventi cardiochirurgici o per l’ictus, dal tasso di cesarei a quello delle operazioni di colecisti in laparoscopia.

In testa, nonostante tutti i problemi recenti amministrativi, c’è il San Raffaele di Milano, seguito dagli Spedali Civili di Brescia, dall’ospedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria e dal Manzoni di Lecco. Molto bene anche il Fornaroli di Magenta e il Niguarda di Milano, sempre nei primi dieci.

Il San Gerardo di Monza, pur non rientrando nella top ten generale, spicca per alcune tipologie d’intervento rilevate dall’Agenas: per gli interventi di angioplastica coronarica in caso di infarto acuto è il quinto in Italia, mentre è ottavo per le riammissioni in ospedale in caso di parto cesareo per eventuali complicazioni. Carate Brianza (primo), Vimercate (nono) e Monza (decimo) primeggiano nella classifica per i parti con taglio cesareo primario. Ottimo anche il risultato dell’ospedale di Desio, ottavo in Italia negli interventi in laparoscopia per tumore al colon.