Nuovi servizi socio sanitari a Lissone: investimenti di 180mila euro in tre anni

In previsione la realizzazione di un PreSSt (Presidio socio sanitario territoriale) presso la sede di via Bernasconi dove troverà posto anche la figura dell’infermiere di comunità, e di un Polo integrato per la famiglia .
Il sindaco di Lissone Concettina Monguzzi
Il sindaco di Lissone Concettina Monguzzi Elisabetta Pioltelli

Investimenti di 180mila euro nel prossimo triennio per garantire alla cittadinanza nuove funzionalità socio- sanitarie sul territorio. Una somma che, in particolare, servirà agli interventi strutturali che si renderanno necessari per realizzare un PreSSt (Presidio socio sanitario territoriale) presso la sede di via Bernasconi dove troverà posto anche la figura dell’infermiere di comunità, oltre a istituire un Polo integrato per la famiglia presso la sede di via Don Minzoni.

È la linea guida che la giunta comunale di Lissone ha sottoscritto in una delibera approvata mercoledì 3 febbraio nella quale si prende atto – condividendone tutti i dettagli – del progetto di sviluppo dei servizi socio-sanitari sul territorio di Lissone, oggetto – spiega il Comune- «di una lunga interlocuzione che ha visto dialogare nei mesi scorsi l’amministrazione di Lissone e l’ASST Brianza, con incontri che nel mese di gennaio hanno generato la verifica della fattibilità di un progetto evolutivo dei servizi sul territorio».

In particolare, l’intesa prevede: «la realizzazione di un PreSSt (comportante un finanziamento regionale di 1,5 milioni di euro) presso la sede Asst di via Don Bernasconi attraverso lo sviluppo del sistema dell’infermiere di comunità, la creazione di spazi per integrare i medici di Medicina generale con gli specialisti e l’implementazione del modello Coti (Centrale Operativa Territoriale Integrata) con il coinvolgimento degli assistenti sociali dell’Ambito; attraverso l’implementazione del modello Coti, si avrà sul territorio una unica sede in cui figure professionali potranno discutere casi, progettare percorsi e abilitare l’accompagnamento nella rete dei servizi».

Un secondo ambito di intervento prevede la realizzazione di un polo integrato della famiglia presso la sede di via Don Minzoni di proprietà comunale per il quale viene ipotizzato un cofinanziamento comunale di 180mila euro per l’adeguamento del secondo piano della palazzina che andrà ad ospitare la UONPIA potenziata. Qui verranno sviluppati anche il percorso del Basso Rischio Ostetrico e specifici percorsi integrati per situazioni di disagio famigliare.

«Il progetto riveste un interesse pubblico strategico per il Comune di Lissone e per i propri cittadini, oltre a diventare punto di riferimento per oltre 80.000 cittadini includendo anche i comuni limitrofi» afferma Concettina Monguzzi, sindaco di Lissone. Il cronoprogramma di massima prevede già in primavera l’avvio degli ambulatori dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità presso la sede di via Bernasconi, con una riorganizzazione del layout degli spazi all’interno del presidio. Nel 2022 è previsto lo spostamento della NPIA in via don Minzoni e la creazione del Polo per la famiglia. Come anticipato al Comune di Lissone da ASST, il progetto potrà prevedere un’ulteriore fase di sviluppo riguardante i servizi psichiatrici. Attualmente, i pazienti di Lissone sono presi in carico al domicilio o prevedendo l’accompagnamento presso altra struttura. E’ in fase di studio la possibilità di prevedere presso l’edifico di via don Minzoni, al piano interrato, un ambulatorio di psichiatria.