Monza, stop ai cani nelle aree verdi: caso in consiglio e raccolta firme

LEGGI La protesta di via Zucchi - Amara sorpresa al rientro dalle vacanze per i proprietari di cani a Monza. Il Comune ha installato dei cartelli di divieto in diverse aree verdi che oggi sono precluse agli animali a 4 zampe. Caso in consiglio comunale e mobilitazione con raccolta firme.
Monza, stop ai cani nelle aree verdi: caso in consiglio e raccolta firme

Amara sorpresa al rientro dalle vacanze per i proprietari di cani a Monza. Il Comune ha installato dei cartelli di divieto in diverse aree verdi che oggi sono precluse agli animali a 4 zampe. Ma sono in arrivo le “mini-aree cani”.
Troppe deiezioni non raccolte e intralcio al lavoro delle aziende che si occupano della manutenzione delle aiuole: sono queste le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione ad usare il pugno di ferro. Sono circa 15mila i cani che ogni giorno passeggiano per la città.


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E in consiglio comunale non sono mancate le polemiche per un provvedimento che ha colto alla sprovvista decine di monzesi che erano soliti far fare il “giretto” ai propri cani nell’area verde sottocasa.
Paolo Piffer (Primavera Monza) ha sottolineato la questione: «Si tratta di cartelli dalla dubbia regolarità, non ci sono loghi, riferimenti a delibere, numeri di riconoscimento, che vietano l’accesso ai cani nelle aree verdi. Come è possibile costringere dal giorno alla notte tutti i possessori di cani a recarsi esclusivamente nelle aree di sguinzagliamento, considerato inoltre che sono attualmente insufficienti e mantenute in modo discutibile?». Anche Martina Sassoli di Forza Italia ha contestato il provvedimento: «Posso capire la problematica, ma non condivido le modalità di vietare da un giorno all’altro le aree verdi ai cani, senza prima dei passaggi intermedi di sensibilizzazione o sanzione».

L’assessore alle Opere pubbliche, Antonio Marrazzo, ha risposto in aula: «Non è una crociata nei confronti dei proprietari dei cani. Il numero di cani qualche problemino lo determina, come quello di impedire le mansioni dello sfalcio dell’erba e spesso la fruibilità delle aree verdi è impedita». E conclude: «Avvieremo con l’assessore dell’Aquila, una campagna di sensibilizzazione per i proprietari dei cani – in collaborazione con l’Enpa – e stiamo anche pensando di creare delle mini-aree cani all’interno delle aree verdi».

Intanto la protesta dei proprietari di cani prosegue e passa dal gruppo facebook “Monza a 4 zampe”, che sta preparando una mobilitazione fuori dal municipio oltre alla raccolta firme per avere spazi idonei e puliti. Lanciando anche l’idea provocatoria di istituire accanto agli ausiliari della sosta anche quelli della pupù che dovrebbero multare coloro che nei giardinetti non raccolgono le deiezioni dei loro animali.

«Vogliamo parlare direttamente con l’assessore Antonio Marrazzo – spiegano gli amministratori del gruppo facebook “Monza a 4 zampe” – Ci stiamo organizzando per un picchetto a sorpresa in piazza Trento e Trieste, magari in occasione del consiglio comunale. Insieme ai nostri cani piccoli e grandi perché chi amministra la città possa rendersi conto delle esigenze dei 15mila cani censiti a Monza e dell’insufficienza e pessima manutenzione delle 14 aree a loro destinate». I padroni, però, capiscono anche le lamentele di molti genitori che spesso devono fare i con padroni maleducati che non raccolgono le deiezioni.
«Non vogliamo che alla fine si crei una battaglia tra i genitori e i padroni dei cani – precisano – Non tutti sono maleducati e in molti raccolgono i bisogni dei loro cani, malgrado la carenza cronica dei cestini sia in città sia nei giardinetti. Infatti se ci fossero aree cani sufficienti, attrezzate e pulite non ci sarebbe la necessità di portare i nostri cani negli altri giardini. Ma se quelli a loro dedicati sono bui, piccoli, spesso senza acqua o impraticabili siamo obbligati a dirigerci altrove».

Altro tasto dolente quello dei cani di grossa taglia, spesso non tenuti al guinzaglio, che anche recentemente hanno aggredito cani più piccoli. «Anche in questo caso è sbagliato generalizzare – precisano – Ci sono delle regole e vanno rispettate da tutti, ma i nostri amici a quattro zampe devono essere messi nelle condizioni di poter correre liberamente e tranquillamente in spazi a loro destinati».