Chi paga le multe prese dai mezzi del Comune? Nessuno, se il mezzo è in uso da un dipendente comunale durante l’orario di servizio. Non è raro vedere le vetture dell’amministrazione comunale parcheggiate in divieto di sosta che spesso non vengono multate. Ma capita che qualche vigile scrupoloso non si faccia problemi a staccare una multa anche nei confronti di un collega. Questo tipo di contravvenzione potrebbe non avere mai seguito.
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«Bisogna verificare se la vettura che sosta in divieto è in uso da un dipendente comunale in uscita di servizio – spiega il comandante della polizia locale, Alessandro Casale – se il responsabile del settore a cui fa riferimento l’auto sanzionata può confermare che la vettura in quel momento era in uso da un dipendente del Comune in uscita di servizio, la sanzione può essere annullata».
Recentemente il consigliere comunale di Forza Italia, Domenico Riga, ha segnalato la presenza di vetture del Comune multate perché in divieto di sosta in via Zavattari, ma non è stato ancora chiarito se nel caso specifico la vettura era in uso da un dipendente in servizio.
«È ovvio che se venisse dimostrato che la vettura era utilizzata da un dipendente comunale per i suoi comodi ci si può rivalere su di lui e la multa va fino in fondo» continua il comandante Casale. C’è da aspettarsi che i casi in cui un dipendente comunale denunci un suo collega per questo tipo di comportamenti siano davvero rari. In sintesi, le multe ai mezzi dell’amministrazione comunale finiscono nel nulla nella stragrande maggior parte dei casi.
Dall’altra parte, i vigili facendo rispettare le leggi, staccano le multe che poi gli uffici comunali dovranno verificare con i colleghi valutando caso per caso la punibilità del dipendente comunale che utilizza il mezzo. Quando il consigliere comunale di Forza Italia settimana scorsa aveva portato all’attenzione dell’aula consiliare il caso delle vetture parcheggiate in via degli r, proprio sotto il Comune, aveva sottolineato un altro particolari. Alcuni mezzi dell’amministrazione comunale sono stati multati, aveva detto, mentre dei mezzi privati parcheggiati nella stessa posizione l’hanno fatta franca.
In quel caso l’assessore alla Mobilità, Paolo Confalonieri, aveva spiegato che i cartelli di divieto di sosta erano stati rimossi proprio pochi giorni prima per essere sostituiti con nuova segnaletica verticale che prevedesse l’area di sosta per i pullman turistici.