Monza, domiciliari negati al papà accusato di aver picchiato il figlio

Aveva richiesto gli arresti domiciliari ma il giudice glieli ha negati. Resta in carcere il papà monzese di 35 anni, impiegato, accusato di aver picchiato il figlio di tre mesi. Era stato arrestato dopo essere stato filmato da telecamere nascoste mentre picchiava il piccolo in una camera dell’ospedale San Gerardo.
Arresti domiciliari negati al papà accusato di aver picchiato il figlio neonato.
Arresti domiciliari negati al papà accusato di aver picchiato il figlio neonato. <?EM-dummyText Crediti?>

Aveva richiesto gli arresti domiciliari ma il gip glieli ha negati. Resta in carcere il papà monzese di 35 anni, impiegato, accusato di aver picchiato il figlio di tre mesi. Era stato arrestato il mese scorso dagli agenti della polizia di Stato dopo essere stato filmato da telecamere nascoste nella camera dell’ospedale San Gerardo, dove il piccolo era stato ricoverato per lesioni sospette, mentre lo percuoteva. L’uomo aveva richiesto al giudice del Tribunale di Monza Anna Magelli di poter essere trasferito agli arresti nell’abitazione della madre. Il pubblico ministero Vincenzo Fiorillo si era detto d’accordo anche alla luce della necessità dell’impiegato di tornare al lavoro per il sostentamento della famiglia. Il giudice ha invece ritenuto che la custodia cautelare in carcere sia ancora necessaria. Il piccolo è stato sottoposto a perizia per accertare se le lesioni siano state appunto causate dal padre che si sarebbe giustificato sostenendo di soffrire di un esaurimento nervoso.