Monza: avevano rubato anche gli strumenti della band di Zucchero, sette arresti – VIDEO

VIDEO - I carabinieri l’hanno chiamata operazione “Diamante” prendendo spunto da una delle più belle canzoni di Zucchero Fornaciari. Uno dei carichi rubati da una banda composta da sette italiani erano infatti gli strumenti delle band del celebre cantante, poi recuperati. Un’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita nelle province di Monza e Brianza, Bergamo, Brescia, Pavia e Trapani.
Monza: avevano rubato anche gli strumenti della band di Zucchero, sette arresti – VIDEO

I carabinieri del Comando Provinciale di Milano l’hanno chiamata operazione “Diamante” prendendo spunto da una delle più belle canzoni di Zucchero Fornaciari. Uno dei carichi rubati da una banda composta da sette italiani erano infatti gli strumenti delle band del celebre cantante, poi recuperati. I militari nelle prime ore di mercoledì 28 marzo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nelle province di Monza e Brianza, Bergamo, Brescia, Pavia e Trapani.

L’ha emessa il G.I.P. del Tribunale di Monza nei confronti dei 7 italiani, ritenuti responsabili di associazione per delinquere con carattere transnazionale, volta alla commissione dei reati di truffa, falso e sostituzione di persona.

La misura restrittiva giunge a coronamento delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Monza e condotte dai militari del Nucleo Investigativo di Milano su alcuni episodi di truffa commessi in danno di ditte di trasporto su gomma operanti sul territorio nazionale e all’estero.

In particolare, appunto, nel novembre 2016, era stato sottratto fraudolentemente ad una ditta di trasporti italiana un carico costituito dagli strumenti musicali della band del noto artista Zucchero Fornaciari, successivamente recuperati. Gli accertamenti condotti hanno permesso di ricostruire l’operato dell’associazione criminale che, fra il settembre 2016 e il febbraio 2017, sostituendosi con l’inganno a referenziate ditte di trasporto, aveva ottenuto almeno 16 commesse per la spedizione di merce, per un valore complessivo di circa 600mila euro.