Maroni e l’abolizione delle province «Un inganno, per Expo un rischio»

E’ «un inganno» l’abolizione delle province, comporta un «rischio di caos istituzionale», con «preoccupanti» ricadute sull’efficienza della macchina Expo. E’ una sostanziale bocciatura della riforma quella del presidente della Lombardia, Roberto Maroni.
Il presidente della Regione Lombardia boccia  la legge Delrio.
Il presidente della Regione Lombardia boccia la legge Delrio.

E’ «un inganno» l’abolizione delle province attribuita alla recente approvazione del disegno di legge Delrio, comporta un «rischio di caos istituzionale», con «preoccupanti» ricadute sull’efficienza della macchina Expo che verranno esposte al governo la prossima settimana. E’ una sostanziale bocciatura della riforma quella del presidente della Lombardia, Roberto Maroni.

’«Non c’e’ stata alcuna abolizione delle province, che rimarranno almeno fino al 31 dicembre, con l’unica novita’ che non saranno elette alla loro scadenza e che il presidente o il commissario rimarra’ con tutti i poteri e il personale degli attuali Enti», ha specificato Maroni. «Dire che sono state abolite- ha ribadito- e’ un inganno per i cittadini, basta leggere cosa dice il ddl Delrio ora diventato legge». Il capo della giunta lombarda, inoltre, teme «complicazioni» a seguito della riforma «perche’ si sovrapporranno le vecchie province con le nuove citta’ metropolitane».

Maroni ha posto come esempio «il caso di Milano: la legge Delrio dice che la provincia di Milano rimane almeno fino al 31 dicembre 2014, ma, contemporaneamente, parte la citta’ metropolitana. E, terzo elemento non trascurabile, le partecipazioni azionarie delle societa’ della provincia (Pedemontana, Serravalle, Asam) che hanno a che fare con Expo, passano alla Regione entro 90 giorni. Quindi ci saranno tre soggetti: la regione, la provincia, che non e’ ancora morta, e la citta’ metropolitana, che non e’ ancora nata, che dovranno occuparsi delle competenze su questa area. Rischia di esserci il caos istituzionale».

Il numero uno di Palazzo Lombardia si e’ detto «preoccupato per l’efficienza, soprattutto in vista di Expo, dove non si puo’ perdere nemmeno un giorno». «In settimana- ha concluso- saro’ a Roma e incontrero’ il governo, per parlare anche di questo tema. Voglio capire chi fara’ da regia per l’attuazione di questa legge. Dopodiche’ intendo organizzare un incontro con tutti i soggetti coinvolti, a partire dai sindaci dell’Area metropolitana, in primo luogo quello di Milano, per procedere di comune accordo, per chiarire i lati oscuri e sciogliere i nodi, in maniera da evitare che questa legge complichi ancora di piu’ la via verso Expo, perche’ il rischio e’ questo».