Limbiate: conto alla rovescia e numeri bassi per mettersi in regola con la mensa, stop ai pasti dal 2 maggio

La scadenza del 30 aprile per il pagamento degli arretrati della mensa si avvicina sempre di più, ma a Limbiate solo il 16% dei 1.400 utenti in debito ha regolarizzato la posizione. Dal 2 maggio stop all’erogazione dei pasti.
Limbiate, il sindaco Antonio Romeo
Limbiate, il sindaco Antonio Romeo Fabio Cavallari

La data del 30 aprile, termine ultimo fissato dall’amministrazione comunale di Limbiate per il pagamento degli arretrati della mensa, si avvicina sempre di più ma la regolarizzazione da parte delle tantissime famiglie i cui figli utilizzano il servizio della refezione scolastica pur non avendo la tessera in attivo procede a rilento. Anche se è possibile una corsa per sistemare le proprie pendenze all’ultimo minuto, all’ultima conta erano solo 191 gli alunni che sono passati a un saldo attivo.

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Trenta famiglie sulle oltre trecento aventi diritto hanno sfruttato la possibilità di rateizzazione del debito superiore a 250 euro mentre per il contributo dei servizi sociali sono arrivate solo cinque richieste. Alla luce di questi dati significa che solamente il 16% dei circa 1.400 utenti destinatari della lettera delle scorse settimane ha regolarizzato o manifesta la volontà di regolarizzare una situazione debitoria che complessivamente da inizio anno grava sulle casse comunali per il 242mila euro.

Forse qualcuno ha interpretato le parole dell’amministrazione come una sorta di minaccia per spaventare i furbetti, ma il sindaco Antonio Romeo non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro ed è pronto a trasformare le parole in dati di fatto. Come promesso nel mese di marzo, a partire da mercoledì 2 maggio tutti coloro che non si saranno ancora messi in regola con i pagamenti non avranno diritto all’erogazione del pasto a scuola.

Per questo motivo i dirigenti scolastici dei tre istituti comprensivi hanno distribuito agli inadempienti una circolare che spiega le modalità e gli orari di uscita degli alunni che non si fermano in mensa. I genitori di questi saranno costretti dunque ad andare a prendere i propri figli prima del pranzo, a farli mangiare a casa e poi a riaccompagnarli a scuola nel primo pomeriggio.

Chi non usufruisce del servizio mensa può consumare, durante l’intervallo della mattina, una piccola merenda portata da casa che deve comunque rispettare la tipologia di quella distribuita da Sodexo. Pertanto le merende consentite sono frutta lavata, tagliata e sbucciata per la scuola materna e frutta, yogurt, succo di frutta, cracker, crostatina per la scuola elementare.