La Brianza e i ladri di biciclette Mercato fiorente anche a Monza

Nella Settimana europea della mobilità, e nel giorno in cui MonzainBici censisce i cittadini che scelgono di viaggiare pedalando, di biciclette si torna a parlare soprattutto perché fanno gola ai ladri. Sì, i famosi ladri di biciclette. A Monza come in Brianza.
Una bici con messaggio per il ladro: è successo qualche anno fa a Monza
Una bici con messaggio per il ladro: è successo qualche anno fa a Monza archivio

Nella Settimana europea della mobilità, e nel giorno in cui MonzainBici censisce i cittadini che scelgono di viaggiare pedalando, di biciclette si torna a parlare soprattutto perché fanno gola ai ladri. Sì, i famosi ladri di biciclette. A Monza come in Brianza.

A Monza – In città spariscono alla stazione ferroviaria, all’ospedale e in biblioteca, ma anche al Parco. Domenica pomeriggio erano due le biciclette “posteggiate” stranamente in un prato, a poche centinaia di metri dalla Villa reale. Praticamente nascoste e senza essere le prime, dicono i frequentatori più assidui del luogo. Prodotti di un mercato fiorente : le bici vengono smontate per ricettarne i pezzi o rivendute intere su un’altra piazza, anche all’estero. Tanto che qualche vittima ha pensato di realizzare un sito internet per segnalazioni su bici rubate, bici ritrovate e addirittura “bici sospette”. Il sito si chiama rubbici.it (vai) e contiene anche due appelli da Monza (se ne parla sul Cittadino in edicola giovedì 19 settembre).

Poi c’è la provincia – A Desio lo spirito ecologista di una ventenne è crollato di fronte al furto della terza bicicletta. In un anno. «Per ora, prendo a malincuore il motorino, in attesa che le cose cambino», ha detto Serena Chironna al Cittadino. L’ultima bici è stata rubata ancora alla stazione di Desio, rompendo il lucchetto. La seconda era sparita dal cortile della biblioteca («sì, colpa mia che non l’ho legata per i pochi minuti in cui l’ho lasciata incustodita»). Una volta qualcuno ha provato a staccare la sella, un’altra è sparita quella parcheggiata a fianco. Lasciando la catena spezzata a terra.

Ad Arcore prima dell’estate uno striscione era comparso sul cancello della Villa Borromeo. Era un avviso: non parcheggiate qui, rubano le bici. Un carico sulla lettera scritta da un cittadino per denunciare il furto continuo di biciclette alla stazione ferroviaria.

I ladri di biciclette ci sono da sempre, in tutte le città. Ma nell’era del 2.0 si stanno perfezionando. A Milano, per esempio, si sta diffondendo un nuovo metodo per rubare le due ruote: non è la bici ad essere manomessa, ma il palo a cui viene legata, o meglio l’archetto in metallo, che viene segato e poi ricomposto.