Si chiama “ipotesi” per ora ma non sarà troppo diversa dall’intesa che andrà in approvazione nell’arco di poche settimane: un nuovo “Accordo di programma per la valorizzazione del complesso monumentale Villa reale e parco di Monza” che mette sul piatto tre operazioni.
La prima: l’ingresso nell’alleanza del Parco della Lambro. La seconda: la cessione di un terzo delle proprietà del Comune di Monza alla Regione Lombardia (in forma indivisa) di un terzo delle proprietà monzesi, per un valore di quasi 28 milioni di euro, al Pirellone; la programmazione di interventi per 55 milioni di euro di lavori nella reggia nell’arco di cinque anni.
L’accordo è finito sul tavolo di una commissione comunale martedì sera ma difficilmente troverà ostacoli: dopo il passaggio amministrativo dovrà essere approvato dal consiglio comunale di Milano, da quello di Monza, dalla giunta regionale lombarda, dal consiglio di gestione del Consorzio Villa reale e dal consiglio di gestione del Parco Valle Lambro. Diranno tutti sì, non c’è di che dubitarne. A quel punto l’accordo entrerà in vigore e fare scattare il via a cinque anni di lavori prioritari e non, per 55 milioni, metà dei quali già destinati con tanto di programmazione mensile.
Le opere prioritarie, intanto: 648mila euro per le porte di Monza, Villasanta Vedano, Biassono e l’ex portineria di Villa reale; poi la manutenzione del parco per 4,2 milioni di euro che includono la messa in sicurezza del patrimonio arboreo, i boschi, filari e viali alberati, alberi monumentali, percorsi interni, mura di cinta; quindi 1,5 milioni per la rimozione dell’amianto e altrettanti per le coperture di cascina Casalta e Mulino del Cantone; 5,5 milioni per il secondo lotto di Villa Mirabello e 4,1 per il secondo di Cascina Fontana, oltre a 138mila euro per il sistema di sicurezza del parco. Ancora: 1,1 milioni per la Cappella reale a partire dal progetto Carbonara, 307mila euro di lavori urgenti nelle ali sud e nord, 1,1 milioni di euro per i giardini reali tra tempietto, mura di cinta, alberi, laghetto, accessi, antro di Polifemo, rogge.
A questo si aggiungono 2,2 milioni per le ex Cavallerizze (sì, gli spazi del ministero del Nord) e 780mila euro per il masterplan progettuale che dovrà governare gli interventi: fanno in tutto 23,277 mila euro di interventi prioritari che, cronoprogramma alla mano, dovranno essere fatti in cinque anni a partire dalla firma dell’accordo di programma tra le parti. A questi si aggiungono nel quinquennio altri lavori non considerati prioritari: la manutenzione straordinaria del parco per 3,4 milioni che includono le fasce boscate, i filari e i viali alberati, gli alberi monumentali, nuove piantumazioni, ancora il muro di cinta, la segnaletica. Quindi riqualificazioni e monitoraggi ambientali per 414mila euro e l’adeguamento del parco macchine per 138mila euro. Fanno 4 milioni e più. Restano altri 1, 3 milioni divisi tra restauro della rotonda dell’Appiani (115mila) e manutenzione dei giardini reali (strade e scalinate, ex hockey, giardino ala sud, ripristino filologico, cascate delle roccette) per 1,2 milioni. Questi gli interventi programmati: poi da gestire e a bilancio ci sono altri 27 milioni di euro.
Totale: 55 milioni e passa da programmare in cinque anni sottoposti al controllo di un collegio di vigilanza capace di diffidare, imporre, controllare. La contropartita dell’operazione è la cessione d i un terzo delle proprietà di Monza alla Lombardia.