Cambio della guardia al comando della Compagnia dei Carabinieri in via Chiesa a Vimercate. Il capitano Marco D’Aleo da lunedì è passato a dirigere la Compagnia di Busto Arsizio, una grossa realtà competente anche sull’aeroporto di Malpensa. Chiudendo così quattro anni di servizio durante i quali ha comandato e collaborato con 130 uomini circa, vigilando su numerosi comuni del Vimercatese fino a Grezzago, Vaprio, Trezzo sull’Adda.
Il capitano veronese lascia in città il ricordo di diverse operazioni di notevole importanza. Ancora incisa nelle mente di tutta Italia c’è la strage del Tribunale di Milano nella quale l’imprenditore in rovina Claudio Giardiello di Brugherio uccise con un’arma da fuoco diverse persone. È stato proprio a Vimercate che i carabinieri l’hanno acciuffato, scongiurando probabilmente altri omicidi. Gli uomini di D’Aleo hanno intercettato il pluriomicida, un uomo allo sbando, armato e pericoloso, e senza sparare un colpo né aggiungere lesioni al già drammatico bilancio, hanno fatto scattare le manette facendo tirare un sospiro di sollievo all’Italia intera.
Recente è anche l’operazione, condotta sotto la guida del capitano dai carabinieri di Agrate Brianza , quella che pochi mesi fa sgominò una banda di trafficanti d’auto rubate, con una coda di 25 ordinanze di custodia cautelare.
Di certo D’Aleo verrà ricordato come colui che ha ingaggiato una vera e propria guerra allo spaccio sul territorio, pianificando arresti anche di grande rilievo e organizzando perquisizioni nelle scuole non sempre popolari ma più volte in grado di smascherare baby-spacciatori. Si aggira tra i 500mila euro e il milione di euro il giro d’affari legato allo spaccio nel Vimercatese per l’anno 2014, considerando solo i quantitativi di droga sequestrati dai carabinieri nei casi in cui il pusher di turno è stato smascherato e arrestato. E i casi sono almeno 100 solo per quell’anno.
Prima di approdare a Vimercate D’Aleo si è distinto a Monza per altre brillanti operazioni. In testa c’è Briantenopea, che qualche anno fa ha fatto saltare per aria un giro di corruzione, di appalti pilotati e di tangenti conclusosi con 9 condanne e 26 patteggiamenti. Dietro le sbarre anche il villasantese Giuseppe Esposito, ritenuto dagli investigatori personaggio di spicco della camorra a Monza, e l’assessore monzese Giovanni Antonicelli. Sempre da Monza ha coordinato i carabinieri di Brugherio in un’altra grossa operazione che nel 2008 stroncò un grosso giro di sfruttamento della prostituzione. Oggi D’Aleo lascia la Brianza con prospettive professionali stimolanti, ma con evidente nostalgia per un territorio che gli ha dato molto.
Il successore si chiama Antonio Stanizzi. Quarantenne, arriva dalla Sicilia, da Catania, dove ha prestato servizio come tenente presso una delle Compagnie della città, nella zona di Fontanarossa.
Prima aveva operato in Puglia, nel Foggiano, lavorando nella grande città di Manfredonia. Qui era arrivato nel 2008 ed era rimasto per quattro anni, prima di essere destinato al I Reggimento Carabinieri paracadutisti Tuscania. La stampa locale dei territori in cui ha operato gli ha dedicato in questi ultimi anni diversi articoli e foto che lo ritraggono relatore nelle scuole siciliane in incontri sulla legalità o ospite di associazioni socio-culturali come l’Anc di Manfredonia.