I prof del Ballerini di Seregno rivisitano l’ossobuco e fanno il bis: campioni d’Italia di street food

Per il secondo anno consecutivo la squadra “Ciapa e porta a cà”,composta da tre membri dell’associazione Cuochi Brianza e docenti dell’alberghiero Ballerini di Seregno, è campione d’Italia di street food con una rivisitazione dell’ossobuco. Gara a Riva del Garda.
Seregno, i tre chef del Ballerini, campioni italiani di street food, da sinistra: Alberto Somaschini , Paola Silva, Matteo Seveso
Seregno, i tre chef del Ballerini, campioni italiani di street food, da sinistra: Alberto Somaschini , Paola Silva, Matteo Seveso Paolo Volonterio

Ha fatto il bis. Per il secondo anno consecutivo la squadra “Ciapa e porta a cà”,composta da tre membri dell’associazione Cuochi Brianza e docenti dell’alberghiero Ballerini di Seregno, è campione d’Italia di street food. La gara si è svolta nei giorni scorsi in occasione della fiera della ristorazione Expo Riva hotel, organizzato a Riva del Garda dalla Federazione italiana cuochi, riservata a professionisti della cucina e dedicata al cibo di strada. Alla seconda edizione della manifestazione, nei quattro giorni di fiera, hanno preso parte 18 squadre provenienti da tutte le regioni italiane che si sono sfidate proponendo uno street food che potesse rappresentare il territorio d’origine. La compagine brianzola “Ciapa e porta a cà” ha sbaragliato la concorrenza conquistando, per il secondo anno consecutivo, il primo posto assoluto con un punteggio di 97/100.

Gli chef Alberto Somaschini, Paola Silva e Matteo Seveso, hanno proposto una rivisitazione moderna dell’ossobuco, utilizzando ingredienti poveri e sostenibili. Hanno rielaborato l’ossobuco con una cottura sottovuoto dell’intero taglio anteriore del manzo, abbinandolo a un panino con farina di riso e zafferano e a una salsa al burro e aromi della Brianza. Il tutto profumato con uno spruzzo di gremolada liquida, dal profumo tipico di limone. Una reinterpretazione dell’ossobuco con riso al salto consumabile a passeggio in un comodo panino.

Durante il concorso oltre cento clienti hanno acquistato e assaggiato lo street food brianzolo, apprezzandone le qualità gastronomiche e scoprendo un frammento della cultura del territorio. I tre chef, hanno allestito un piccolo spazio vendita richiamando i tipici tratti della Brianza, dai salamini “cacciatorini” al profumo del fieno dei campi.

«Una strategia di vendita – ha sottolineato Alberto Somaschini, presidente dell’associazione cuochi Brianza – che ha rappresentato uno degli elementi di successo nel concorso e molto apprezzato dalla giuria di cuochi che ha valutato l’operato di tutti i presenti».