I carabinieri Tpc Monza restituiscono un volume del ’500: se ne erano perse le tracce quasi un secolo fa

L’opera è stata restituita all’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Volterra, presso il Palazzo Vescovile, alla presenza dell’amministratore apostolico.Tutto è partito dalla segnalazione di un cittadino.
Manoscritto restituito (foto Carabinieri Tpc)
Manoscritto restituito (foto Carabinieri Tpc)

Il comandante del carabinieri del Nucleo tutela patrimonio cultirale di Monza, il maggiore Claudio Sanzò, lunedì 14 febbraio in mattinata, a Volterra, presso il Palazzo Vescovile, alla presenza dell’amministratore apostolico monsignor Alberto Silvani, ha restituito a Andrea Falorni, dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Volterra, un prezioso volume del ‘500 di cui si erano ormai perse le tracce dagli anni ’30 del 1900 chiamato “Ovide. Le metamorfosi di Ovidio, ridotte da Giovanni Andrea dell’Anguillara, in ottava rima, Venezia 1583.’’

Un recupero – spiegano i carabinieri Tpc – “ frutto della collaborazione e fiducia riposta da un privato cittadino al Comando Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri che ha accertato che il volume in questione, seppur non fosse stato denunciato come provento di furto, era di proprietà della biblioteca del Seminario Vescovile di Volterra”.

Con l’occasione i militari ricordano che i cittadini possono rivolgersi ai Carabinieri del Tutela Patrimonio Culturale dislocati su tutto il territorio nazionale e compilare il “Documento dell’opera d’arte – Object ID”, un modulo concepito dall’UNESCO ed elaborato in collaborazione con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, nel quale si devono riportare i dati identificativi essenziali di qualsiasi bene d’arte (oggetto, autore, epoca, tecnica e materiale, dimensioni, titolo e descrizione, fotografia). Uno strumento che consente a qualunque possessore di oggetti d’arte di realizzare un proprio “archivio fotografico – descrittivo” da custodire in luogo sicuro che, in caso di furto, potrà essere di grande aiuto alle Forze dell’Ordine per la ricerca ed eventuale recupero. Inoltre, spiegano ancora i carabinieri Tpc: “il modulo permetterà un preciso ed affidabile confronto con le informazioni contenute nella Banca dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale”.