Giovedì il Cittadino è in edicola Monza, la ’ndrangheta e i suoi affari

Sul Cittadino in edicola giovedì 6 marzo si parla di ’ndrangheta e della sua presenza in Brianza, un radicamento che passa anche da Monza. E poi di multe che scompaiono, di barriere architettoniche, di Leonardo da Vinci e di un illustre (quasi) pensionato: Alfonso Di Lio.

L’importante è non credere che la mafia e le infiltrazioni della ’ndrangheta si fermino alle porte di Monza. Perché non è così: gli affari deviati passavano anche dal capoluogo brianteo, come racconta l’operazione Tibet che ha portato in carcere altre quaranta persone. Se ne parla sul Cittadino di Monza in edicola giovedì 6 marzo 2014 e nello store online.

Si parla di ’ndrangheta e di multe che spariscono, dei ragazzi adottati a distanza dai monzesi che rischiano di finire in guerra in Ucraina.

Poi c’è il caso Baldoni e ci sono le barriere architettoniche che ancora rappresentano un problema per anziani e persone disabili.

Ma non solo problemi: il Cittadino racconta anche di un prossimo pensionato illustre, il preside dell’Elisa Sala Alfonso Di Lio e di come Leonardo da Vinci sia passato da queste parti.