Per l’ecuosacco, il sacco rosso per la frazione secca con codice identificativo, non sono tutte rose: il comune di Lesmo ha diramato un comunicato ai cittadini invitandoli a non abbandonare i rifiuti sul territorio, per alcuni evidentemente un “escamotage”, esecrabile, per evitare di dover pagare una tariffa rifiuti più alta.
Ma il sacco, che per il 2015 è utilizzato da 9 Comuni soci di Cem (Consorzio est milanese), per un totale di circa 61mila cittadini (Bellusco, Cambiago, Camparada, Caponago, Carugate, Grezzago, Lesmo, Mezzago e Vaprio d’Adda), funziona: a Mezzago ha portato numeri da record. Nel giro di un anno è aumentata del 7% la raccolta differenziata portandola al 78,8%. Dato che si aggiunge alla diminuzione del 45% della frazione secca.
Villasanta invece ha deciso di posticiparne l’eventuale introduzione a causa della: «premialità troppo bassa perché costituisca per i cittadini già molto scrupolosi una motivazione per ulteriori sforzi», hanno concordato gli assessori Gabriella Garatti e Carlo Natalizi.
A Lesmo, invece, dopo i brillanti risultati con una riduzione del 69% della frazione secca e una riduzione della Tari del 10%, il comune corre ai ripari per un fenomeno non previsto: le micro discariche abusive e l’abbandono di sacchi non conformi dentro o accanto i cestini posti lungo le strade. «L’Amministrazione comunale ricorda che è reato abbandonare i rifiuti domestici sul territorio comunale ed è vietato depositarli nei cestini ubicati sulle vie e nelle aree pubbliche. Il gesto è sanzionabile. I cestini sono adibiti esclusivamente alla raccolta dei Rifiuti Urbani Misti, quali: pacchetti di sigarette, fazzoletti, bottiglie di plastica, bottiglie di vetro, ecc».