Ecco perché c’è carenza di farmaci: «Al centro di una tempesta perfetta»

Andrea Mandelli, presidente monzese dei farmacisti italiani, analizza le cause della carenza di farmaci anche da banco e spiega come comportarsi.
Monza Andrea Mandelli
Monza Andrea Mandelli Fabrizio Radaelli

Sono 3.200 i farmaci che mancano dagli scaffali delle farmacie di tutta Italia. A comunicarlo è l’Agenzia italiana del farmaco ma la carenza di farmaci anche da banco non è passata inosservata. Antipiretici, antidolorifici, antifiammatori, ibuprofene e persino antibiotici, oltre a diuretici e antidepressivi.

Ecco perché c’è carenza di farmaci: parla Andrea Mandelli, presidente monzese dei farmacisti italiani

A confermarlo è Andrea Mandelli, presidente monzese dei farmacisti italiani. «Siamo al centro di una tempesta perfetta – spiega – la situazione mondiale ha portato a questo punto e difficilmente la situazione si potrà risolvere nel breve periodo».

Ecco perché c’è carenza di farmaci: le cause principali

Sono quattro – stando a quanto spiegato da Mandelli, dal 2009 presidente della Federazione ordini farmacisti italiani – le cause che hanno generato la mancanza di farmaci in tutta Europa: l’aumento dei focolai di Covid -19 in Cina, che ha portato a una riduzione della produttività dovuta all’isolamento di molti lavoratori del comparto. La Cina così come l’India è infatti uno dei maggiori produttori di principi attivi, alla base della composizione di ogni farmaco.
C’è poi la guerra in Ucraina che ha generato un diffuso aumento dei costi dell’energia, fondamentali per alimentare, tra l’altro, anche le industrie farmaceutiche. Come se non bastassero già questi due elementi si aggiunge anche una competizione mondiale per accaparrarsi alcune materie prime necessarie per la realizzazione dei packaging: dal vetro per fiale e boccette alle sottili lamine di metallo che sigillano i blister di compresse.

Ecco perché c’è carenza di farmaci: «Concause non di immediata soluzione, aperto tavolo di confronto»

A scarseggiare, tra gli altri, sono anche i farmaci comunemente utilizzati per affrontare i malanni di stagione, che proprio in queste settimane stanno toccando il picco. Quegli stessi farmaci sono anche utilizzati dai pazienti Covid per affrontare al meglio i sintomi dell’infezione, e quindi maggiormente richiesti.
«Si tratta di numerose concause, tutte di difficile e soprattutto non immediata soluzione, che hanno portato alla mancanza di farmaci a disposizione. Su mia insistenza il ministro della Salute Orazio Schillaci ha aperto oggi (mercoledì 11 gennaio, ndr) un tavolo di confronto su questa tematica per monitorare la situazione», aggiunge Mandelli.

Ecco perché c’è carenza di farmaci: cosa fare se non si trovano i farmaci più comuni

E nel frattempo che fare se non si trovano i farmaci più comuni? «Evitiamo di fare scorte di farmaci perché è socialmente scorretto verso chi ha immediatamente bisogno del medesimo farmaco – si raccomanda il presidente dei farmacisti italiani – e poi fidatevi dei farmacisti che sono in grado di trovare soluzioni alternative ed equivalenti, capaci di dare risposte analoghe rispetto al sintomo. E incrementiamo dove possibile la produzione galenica. I farmacisti che dispongono di un laboratorio galenico sono in grado di riprodurre alcuni preparati, come lo sciroppo pediatrico per combattere i sintomi influenzali. Per quanto riguarda i farmaci da automedicazione sarà poi il professionista a indicare un’alternativa valida».

Ecco perché c’è carenza di farmaci: chiesta chiarezza all’Aifa, «1.700 dei 3.200 indicati non sono più sul mercato»

Una maggiore chiarezza è chiesta anche all’Agenzia del farmaco che ha genericamente indicato un elenco di 3.200 farmaci tra quelli introvabili: «Occorre precisare che 1.700 di questi farmaci sono stati ritirati dal mercato dalle compagnie farmaceutiche. La situazione deve essere monitorata soprattutto perché non è prevedibile per quanto durerà questa emergenza».