Lampioni spenti di notte e accesi di giorno a Desio. Lo hanno notato e segnalato tanti cittadini, in diverse zone della città, dal centro alla periferia. È successo, per esempio, la scorsa settimana nella zona di San Giovanni Battista. Alle 10 del mattino tutti i lampioni pubblici erano accesi. Nonostante non ce ne fosse bisogno. Di luce, anche se il sole non era ancora alto, ce n’era abbastanza. Di contro, sono sempre più numerose le lamentele dei desiani per i black out che si verificano in interi quartieri. Le zone più colpite sono quelle dell’ospedale e al confine con Cesano Maderno.
Il buio, soprattutto nelle vie più isolate, non favorisce certo la sicurezza. Ma cosa succede? Perchè i quartieri restano al buio, sempre più spesso? E poi, perché le luci si accendono di giorno? Come mai queste anomalie? Il sindaco Roberto Corti è consapevole dei disagi. I problemi sono quelli di sempre, che si ripeteranno finchè non ci sarà una soluzione definitiva.
«La soluzione arriverà quando sarà rifatto completamente l’impianto di illuminazione pubblica – spiega il primo cittadino – Il progetto avviato insieme ad altri comuni e alla Provincia di Monza ha subito dei rallentamenti. In base a quanto ci risulta, partirà nel 2016-17».
I desiani dunque devono rassegnarsi e aspettare? «Nel frattempo cerchiamo di intervenire con singoli interventi mirati. Gli impianti di illuminazione pubblica sono molto vecchi, hanno più di 20 anni. I black out sono dovuti a corto circuiti. Non esiste, tra l’altro, un sistema di segnalazione centralizzato. Per questo, ogni volta che c’è un guasto è importante che i desiani facciano subito la segnalazione, così possiamo intervenire subito».
Cosa che in effetti succede. I desiani lo riconoscono: anche sul gruppo di facebook i commenti sono positivi: non appena c’è una segnalazione, scatta l’intervento dei tecnici e le strade tornano illuminate. Il sindaco spiega anche il “mistero” dei lampioni accesi di giorno. Non si tratta di una “svista” o di uno spreco non controllato di energia. Le luci restano accese di giorno quando gli operai sono al lavoro per risolvere i problemi tecnici: «Per intervenire nelle zone dei black out è necessario che siano accese. Quando i lampioni sono accesi è perché i tecnici sono al lavoro». L’amministrazione tenta così di tamponare un problema che si trascina da anni.«Stiamo facendo un censimento delle zone più colpite, per intervenire almeno su circa il 10% dei 5 mila punti luce distribuiti in città».