Covid, la Lombardia spinge: «Riaprire palestre e piscine, servono nuovi protocolli»

La Lombardia spinge sulla strada delle aperture e l’ultimo ad appellarsi al governo è Antonio Rossi sollecitando al più presto un provvedimento per una riapertura in sicurezza di palestre e piscine. E nuovi protocolli da parte del Ministero della Salute.
Giussano piscina vuota al centro sportivo
Giussano piscina vuota al centro sportivo

Ristoranti, cinema e teatri, piste da sci. E ora anche piscine e palestre. La Lombardia spinge sulla strada delle aperture e l’ultimo ad appellarsi al governo è Antonio Rossi, sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega allo Sport, Olimpiadi 2026 e Grandi eventi, sollecitando al più presto un provvedimento per una riapertura in sicurezza.

“Le palestre e le piscine – sottolinea Rossi – sono state messe in crisi da mesi di chiusura forzata. È arrivato il momento di riaprirle. Ci sono tutte le conoscenze e le condizioni di sicurezza per farlo. Il Ministero della Salute deve intervenire subito con un protocollo che permetta a migliaia di gestori di far ripartire le proprie attività. Da parte della Regione c’è massima attenzione e impegno per fare in modo che possano farlo al più presto”.

L’olimpionico della canoa ha espresso vicinanza ai numerosi gestori degli impianti e alle persone che vi lavorano e ha ha aggiunto: “Mi preoccupa fortemente lo stallo attuale sulle attività di piscine e palestre. Regione ha accolto il grido d’aiuto lanciato dai rappresentanti di categoria ed è impegnata per aiutarli. Nelle Commissioni Sport e Beni ed Attività culturali sono tutti d’accordo per chiedere al presidente Bonaccini di riproporre al Governo, tramite la Conferenza delle Regioni e Province autonome, il tema delle riaperture di tali strutture. Questo, anche in considerazione del fatto che tra i gestori c’è chi ha già investito ingenti quantitativi di denaro in misure di sicurezza anti Covid”.

E ha concluso: “È importante procedere a una cauta ma progressiva riapertura anche di palestre e piscine, per evitare di gettare in fondo al baratro migliaia di attività, fondamentali per il mondo dello sport e per tanti giovani. Servono nuovi protocolli da parte del Ministero della Salute che permettano ai gestori di lavorare in piena sicurezza e a migliaia di cittadini di tornare a praticare attività fisica senza rischi ma solo con benefici per la propria salute”.