Concorezzo: 3mila visitatori in un mese per i mosaici bizantini di Ravenna

Sono state 3mila le persone che hanno visitato la mostra organizzata dal Comune di Concorezzo per la riapertura di Villa Zoja, le riproduzioni fedeli dei mosaici bizantini di Ravenna.
Uno dei mosaici della mostra a Concorezzo
Uno dei mosaici della mostra a Concorezzo Michele Boni

Numeri da record quelli registrati a Concorezzo alla mostra “I mosaici antichi di Ravenna” in Villa Zoia. Nelle cinque settimane di apertura (dal 25 settembre al 31 ottobre) sono stati 3.000 i visitatori complessivi che hanno potuto vedere i 44 mosaici installati nelle sale della Villa appena restaurata.

Nel dettaglio sono state 150 le ore dedicate alle visite guidate nel periodo di apertura della mostra con la partecipazione di 1381 cittadini, oltre agli 813 studenti provenienti da Concorezzo, Agrate, Arcore e Monza che hanno preso parte agli specifici percorsi previsti per le scolaresche. Un’affluenza significativa anche negli gli spazi dedicati alle visite libere con 806 visitatori. La mostra ha coinvolto 28 volontari che, coadiuvati dall’Ufficio Cultura, hanno gestito le visite guidate e la segreteria con le prenotazioni e la vendita dei biglietti. Nel corso del mese di ottobre sono state organizzate anche visite guidate in lingua inglese alle scuole e a gruppi di persone provenienti da paesi con lingua madre inglese e residenti in Brianza.

Una proficua collaborazione è stata avviata anche con il liceo artistico Preziosine di Monza nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro con la partecipazione degli studenti del quarto e quinto anno alle attività di accoglienza visitatori e supporto alle guide. Nel corso delle settimane il Comune ha organizzato, grazie al supporto dei volontari, delle visite guidate serali extra in considerazione dell’aumentare costante delle richieste di prenotazione. La mostra si è conclusa il 31 ottobre con l’iniziativa “Un notte con i mosaici”, un’intera serata di visite guidate che ha registrato, anche questa volta, il tutto esaurito.

«La mostra che si è appena conclusa entrerà a tutti gli effetti nella storia di Concorezzo- ha commentato il sindaco Mauro Capitanio-. I numeri parlano da soli e raccontano di un’iniziativa di altissimo livello che ha saputo coinvolgere migliaia di persone. Siamo soddisfatti ovviamente per questi risultati ottenuti grazie, sia al lavoro dell’Ufficio Cultura, sia all’impegno e alla passione dei volontari che in queste settimane hanno dedicato il loro tempo alla gestione della mostra. A loro va il nostro grazie. Questa mostra vuole essere il primo degli eventi di così alto spessore che organizzeremo in Villa Zoia. Tanti visitatori che hanno visto la mostra non erano mai entrati nella nostra Villa e si sono positivamente stupiti per la bellezza sia della struttura sia del parco. Questo interesse e i numeri, che mai come in questo caso parlano da soli, ci proiettano verso un utilizzo della Villa sempre più cadenzato per eventi e iniziative di livello sovraccomunale».

La mostra “I Mosaici antichi di Ravenna” rientra nel programma di eventi organizzati nell’ambito delle celebrazioni per il 700esimo anniversario della morte di San Rainaldo. Si tratta di una mostra itinerante che è stata presentata per la prima volta a Parigi nel 1951 e da allora ha viaggiato in oltre 35 nazioni e 150 città. I mosaici sono stati esposti nelle principali capitali europee, come Berlino, Londra, Vienna, Parigi, Oslo, Praga, Copenaghen, Mosca e Madrid, presso il Parlamento Europeo a Bruxelles ma anche a New York. I mosaici, che sono stati esposti anche in Villa Zoia, sono la copia fedele degli originali ancora oggi custoditi nei monumenti di Ravenna.

«“L’idea di portare questa mostra a Concorezzo all’inizio sembrava lontana, troppo ambiziosa- ha spiegato l’assessore alla Cultura Gabriele Borgonovo-. Ci sembrava quasi impossibile, per un comune di ridotte dimensioni come il nostro, poter ospitare una rassegna che solitamente interessa i musei delle capitali. E invece dopo metropoli del calibro di New York, Parigi e Madrid, abbiamo ospitato nella nostra città i preziosi mosaici. E se questo è avvenuto lo dobbiamo certamente a quanti hanno creduto in questo sogno. L’Ufficio Cultura del Comune in primis. A loro, al Comitato per le celebrazioni di San Rainaldo e ai 28 volontari che in queste settimane sono stati il volto esterno dell’amministrazione comunale per i visitatori, va il nostro grazie. Abbiamo scritto insieme con passione, serietà e impegno una bella pagina della storia del nostro Comune. Una storia che certamente non finisce con questa mostra che andrà avanti con una programmazione che dovrà sempre essere all’altezza degli standard che ormai ci siamo prefissati».