Due proposte parallele, due aspiranti sindaci di centrodestra per Monza e il rischio che lo stallo si protragga per altre settimane. Forza Italia non ha ancora designato il proprio candidato mentre la Lega promette lo strappo nel caso a Roma i berlusconiani appoggino un governo tecnico. Sul tavolo rimangono le disponibilità dell’ex presidente della Provincia Dario Allevi e del coordinatore cittadino Domenico Riga.
«A breve – afferma il consigliere comunale Rosario Adamo – presenteremo ufficialmente il comitato a sostegno di Riga. Ci stiamo organizzando: il suo nome mette d’accordo molti monzesi».
«Con tutto il rispetto per Riga – replica il vicepresidente del club Monza Azzurra, Giuliano Ghezzi – credo che la candidatura di Allevi sia più forte. Ora, però, è essenziale evitare le polemiche, accantonare i personalismi e serrare i ranghi tanto più che Roberto Scanagatti non sa ancora se ripresentarsi». «La Lega – aggiunge – ha ragione a pretendere chiarezza».
Nel frattempo, di fronte alla spaccatura e al tempo che scorre, nell’ambito del centrodestra cresce la convinzione che la scelta potrebbe ricadere su un terzo nome, magari non organico al partito.
Se in casa azzurra tutto rimane sospeso, CambiaMonza si sta attrezzando: «Non siamo spariti – assicura il responsabile Giuseppe Natale – ci siamo e a breve illustreremo il nostro progetto e il programma».
La civica, che ha rotto da tempo con Paolo Piffer candidato nel 2012 e a oggi unico candidato ufficiale per la tornata del 2017 (LEGGI), potrebbe raggruppare altre formazioni: «Tenteremo – precisa il portavoce – di creare un terzo o quarto polo in modo da riattivare l’associazionismo che si era mosso cinque anni fa. Da allora abbiamo messo a disposizione di tutti le nostre idee: chi parla di bluff vada a vedere quanto del nostro programma è stato realizzato nei campi della mobilità, del turismo, dello sviluppo sostenibile, del sociale».