Consegna in Comune una richiesta di condono per un abuso edilizio e dopo quattro giorni si trova i tecnici al bar per un controllo con una denuncia per la realizzazione di quella tettoia che quattro giorni prima aveva segnalato. Ma la pratica, molto probabilmente, si era persa nei corridoi di Palazzo Verri, ma non la copia lasciata al biassonese che si è immediatamente recato dai carabinieri per denunciare il fatto. Che, ad oggi, non ha ancora avuto una soluzione.
Protagonista della vicenda è ancora Antonio Marinelli, colui che ha fatto scoppiare lo scandalo dei vigili e che questa volta ci racconta una vicenda che lo vede personalmente coinvolto. «Era il 13 dicembre 2013 quando in mattinata mi recai all’ufficio protocollo per depositare la mia pratica – spiega mostrandoci il documento dove c’è il timbro comunale di quel giorno – e consegnai i documenti alla dipendente che mi apponeva il timbro di avvenuta consegna». Ma dopo quattro giorni nel bar di San Giorgio intestato alla moglie di Marinelli si sono presentati due tecnici comunali che hanno effettuato un sopralluogo denunciando l’abuso edilizio per il quale il presidente di Forza Italia quattro giorni prima aveva chiesto il condono.
«Malgrado avessi presentato ai due tecnici il documento protocollato il 13 dicembre – continua – mi risposero che non avevano ricevuto alcuna comunicazione. E che quindi per me doveva aprirsi la strada della denuncia penale». Marinelli il giorno seguente si è recato in Comune scoprendo con sua grande sorpresa che il suo documento consegnato e timbrato dall’ufficio protocollo il 13 dicembre, veniva però acquisito dallo stesso ufficio la mattina del 17 dicembre non arrivando in tempo ai tecnici comunali che quel pomeriggio si recarono a San Giorgio per un’ispezione.
«Ho segnalato quanto avvenuto anche al mio tecnico di fiducia che aveva seguito la mia pratica – continua – mi ha spiegato che il Comune, una volta ricevuta la mia segnalazione, doveva riunire una commissione e valutare il fatto e che comunque non ci sarebbe stata alcuna violazione di natura penale». Come invece è accaduto a Marinelli. Che ancora una volta si è recato dai carabinieri di Biassono per sporgere denuncia.
«Tutto questo – conclude – è avvenuto dopo che avevo già denunciato mesi prima i dubbi comportamenti dei vigili. Ho quindi sporto querela contro l’ignoto che ha manomesso la data di ricezione dei miei documenti, costituendomi anche parte civile nel processo che mi vede coinvolto». E alla domanda se c’è forse qualche collegamento tra la denuncia contro i vigili e questo episodio, Marinelli non ha dubbi: «Certamente si».