Per 16 “Pinus pinea” abbattuti, 16 esemplari di “Acer campestre” verranno messi a dimora. Si chiuderà così, a breve, il cerchio della lunga e dibattuta vicenda per l’eliminazione a Carate Brianza dei pini nelle vie Cadorna e Dalla Chiesa a Costa Lambro.
Nei giorni scorsi un incontro tra il comitato ciVitaVerde di Carate Brianza, l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Terraneo e il responsabile del settore Lavori pubblici comunale.
«In una rosa di possibilità, abbiamo presentato come prima scelta per la ripiantumazione quella dell’acero campestre, pianta autoctona che ha una chioma che si sviluppa verso l’alto e che non dà problemi in ambito urbano – ha spiegato Terraneo relazionando al consiglio di frazione di Costa Lambro – Anche il comitato si è trovato d’accordo sulla scelta della pianta; i lavori per posizionare le nuove essenze arboree inizieranno a giorni».
L’assessore ha poi ribadito che «la spesa per questa ultima fase di ripiantumazione è interamente coperta dal risparmio d’asta «che abbiamo ottenuto per il progetto di manutenzione dei marciapiedi a Costa Lambro», che prevedeva una serie di interventi tra cui l’abbattimento dei pini. Effettuato nel mese di luglio.
«Siamo pienamente soddisfatti di come si è conclusa la vicenda, crediamo sia stata fatta una buona scelta» commenta Fabrizio Enrico Cesana, presidente di ciVitaVerde. Ricostruendo gli ultimi passi effettuati, spiega che «avevamo chiesto un incontro all’amministrazione dopo l’estate, per capire quali essenze si volessero mettere a dimora, con quali tempistiche e modalità. Abbiamo riscontrato una grande disponibilità».
Scendendo nel dettaglio delle caratteristiche che avranno le piante scelte, si può intuire l’aspetto che il quartiere assumerà. «L’impegno preso dall’amministrazione prevede la piantumazione di esemplari già adulti, di prima scelta, con impalcatura a 2,20 metri (compresa la chioma si arriva a circa 3,5 metri) e circonferenza di 18/20 centimetri misurata a un metro e mezzo da terra. Si tratta di alberi che crescono velocemente, quindi non passerà molto prima che si possa godere di una buona ombra».
Il comitato si è ritenuto soddisfatto anche perché «l’amministrazione ha accettato sia di occuparsi per un anno del mantenimento delle piante, compresa l’irrigazione di emergenza, sia di sostituire il primo strato di terra oggi presente nelle aiuole, immettendo terra di coltura».