Carabinieri: congedo per il brigadiere Massimo Imperia, nel ’92 coinvolto in un grave incidente in servizio

Dopo quasi trentotto anni di servizio congedo per il brigadiere capo qualifica Speciale Massimo Imperia della Compagnia di Seregno.
Carabinieri Massimo Imperia
Carabinieri Massimo Imperia

Nel 1992 un gravissimo incidente in servizio l’aveva costretto a lasciare la tanto amata attività operativa, oggi dopo quasi trentotto anni di servizio il brigadiere capo qualifica Speciale Massimo Imperia, addetto al Nucleo Comando della Compagnia carabinieri di Seregno, ha lasciato il servizio attivo alle armi ed è stato collocato nella categoria del congedo assoluto.

Nato ad Anagni e residente da anni a Lazzate, era arrivato in Lombardia a metà degli anni ’80 da giovane carabiniere assegnato alla stazione di Caronno Pertusella. Poi nell’87 il trasferimento all’allora Aliquota Radiomobile della Compagnia di Desio in qualità di conduttore di “gazzella”.

Carabinieri: congedo per il brigadiere Massimo Imperia, l’incidente del 1992

Nell’agosto 1992 l’incidente: in auto con due commilitoni percorrendo via Montecassino a Desio, all’incrocio con via Pozzo Antico, si era scontrato con una Fiat Uno condotta da un 18enne neopatentato che a velocità elevata aveva saltato il dosso di rallentamento e la linea di arresto dello stop facendo finire il mezzo militare contro un muro. Tra i coinvolti, Imperia aveva riportato le lesioni più gravi con lesioni permanenti all’occhio sinistro e 57 punti di sutura sul viso che avevano richiesto una lunga convalescenza.

Seguì nel 1996 il trasferimento alla stazione di Giussano e poi al Nucleo Comando della Compagnia di Seregno, periodo in cui frequenta anche il corso per sottufficiali. In carriera è stato insignito del distintivo d’onore ferita in servizio, della Croce d’argento e della Croce d’oro con torre per anzianità di servizio.

Carabinieri: congedo per il brigadiere Massimo Imperia, “validissimo e preziossimo punto di riferimento”

Inappuntabile Carabiniere, sempre dedito al servizio istituzionale, con instancabile passione e disinteressata motivazione al lavoro durante tutta la carriera ha saputo interpretare con esemplare abnegazione e spirito di sacrificio tutti gli incarichi ai quali è stato chiamato finanche a quelli derivanti dal passaggio alla categoria sovrintendenti – spiega una nota – È stato un validissimo e preziosissimo punto di riferimento tanto per i colleghi quanto per le comunità cittadine ove ha operato, riscuotendo sempre apprezzamento e stima. Innumerevoli sono le operazioni di servizio a cui il brigadiere, nel pur breve periodo in servizio operativo, ha preso parte e si è distinto”.