È cresciuto in casa Calvino, è stato amico e ispiratore di Italo, ha ridisegnato più di un angolo di Lesmo. È Libereso Guglielmi, botanico e giardiniere scomparso lo scorso settembre a Bordighera a 91 anni, e il Comune di Lesmo ha deciso di dedicargli una serata a inizio aprile. La data è da confermare, ma l’amministrazione lancia un appello a contribuire “a chi lo abbia conosciuto o che possiedano ricordi e materiali (fotografie, disegni, semplici testimonianze) legati alla sua figura”.
Libereso Guglielmi è stato capo giardiniere del parco di villa Gernetto a Lesmo e ha lasciato tracce della sua attività in altri spazi verdi pubblici e privati, “oltre a legami di amicizia e stima” sottolinea il Comune.
Tra i tanti personaggi che hanno attraversato la storia di Villa Gernetto, Guglielmi è quello che l’ha riscritta dal giardino. È stato il curatore che ha riportato all’antico splendore il parco all’italiana recuperato e ricostruito a partire da metà degli anni ’70.
Nato a Bordighera, un nome che vuol dire “libertà”, era atterrato a Gerno dall’Inghilterra. Dopo aver lavorato come capo-giardiniere al Giardino Botanico Middleton House ed essere cresciuto professionalmente alla Stazione sperimentale di floricoltura di San Remo diretta da Mario Calvino, il padre di Italo. Una storia che sembra uscita da un racconto dell’amico scrittore.
Chiamato dal Credito Italiano nel luglio del ’75, Guglielmi ha avuto il compito di riportare alla luce il giardino voluto nel ‘700 dal conte Giacomo Mellerio e costruito dall’architetto Della Somaglia. Quaranta ettari, tre piani e una parata di piante rare e secolari.
L’intervento aveva interessato tutto il parco. Le siepi di bosso, i vialetti in ghiaia e la fontana simbolo dello stile settecentesco. E aveva permesso di salvare alberi secolari e di creare una vera e propria oasi per animali selvatici. Insieme a lui sono cresciuti e si sono formati una schiera di professionisti che hanno continuato sulla strada intrapresa dal maestro e che oggi possono raccontare “del Ginkgo Biloba salvato dalla morte” e “delle serre ricostruite per far crescere le piante per gli uffici e le oltre 300 varietà di rose”.
Libereso Guglielmi è stato anche ispiratore di un racconto dal titolo “Un pomeriggio Adamo” che il giovane Italo Calvino aveva scritto diciassettenne guardando proprio alla figura dell’amico e al suo rapporto con la natura.
Per informazioni e segnalazioni il Comune di Lesmo invita a scrivere all’ufficio URP del Comune.