Politica: Massimo Ponzoni con Fratelli d’Italia, il gran ritorno “del Bugiardissimo”

Massimo Ponzoni, che ha attraversato la politica brianzola come un uragano, oggi rispunta sotto la bandiera di Fratelli d’Italia, come se niente fosse.
Politica Massimo Ponzoni FDI
Politica Massimo Ponzoni FDI

È tornato. Lui. Massimo Ponzoni, detto il Bugiardissimo, “impicciato” quanto basta per non annoiarsi. L’uomo che ha attraversato la politica brianzola come un uragano con la parlantina d’oro e la memoria corta. Una condanna alle spalle, mille reincarnazioni davanti. Oggi rispunta sotto la bandiera di Fratelli d’Italia, come se niente fosse, con l’aria di chi deve solo riprendersi “ciò che è suo”. E lo fa sponsorizzando Samuele Pallavicini, consigliere comunale di Seregno, per la prossima sfida in Regione.

A tavola, a fargli da claque, un tris d’assi tutto brianzolo: Franco Giordano, da Muggiò (assessore al bilancio con l’istinto contabile di un fornaio alle prese con le ricevute) e già capo segreteria ai tempi d’oro per Ponzoni (quelli finiti nel mirino dei giudici). Pure lui con un occhio al Pirellone. Salvatore Tortorelli, l’uomo che non perde un’occasione per ricordare che “a Brugherio quando hanno fatto la giunta c’ero anch’io” e che non ha mai smesso di credere che la politica sia un’osteria con il retrobottega pieno di poltrone. E Luca Faraone, giovane consigliere di Carate, occhi pieni d’ammirazione e taccuino pieno di appunti su come sopravvivere alla politica e ai maestri del rientro. Il clima è quello di una rimpatriata tra reduci del manuale Cencelli applicato alla Brianza.

La tavolata suona come una riunione del club dei resurrezionisti. L’ex pizzaiolo promette serate elettorali “a tema mozzarella e voti”. Tortorelli annusa l’aria come un cane da assessorato, dove non si sa ma poco importa. Ponzoni sorride, mangia il risotto con i funghi specialità della casa come fosse un simbolo del potere ritrovato. La cena dimostra proprio questo: che il Bugiardissimo vince sempre.
Anche quando perde. Tutti i funghi sono commestibili. Qualcuno una volta sola.

L'autore

Marco Pirola fu Arturo. Classe 1962, quando l’Inter vinse il suo ottavo scudetto. Giornalista professionista cresciuto a Il Giornale di Montanelli poi approdato su vari lidi di carta e non. Direttore del settimanale L’Esagono prima e di giornali “pirata” poi. Oggi naviga virtualmente nella “tranquillità” (si fa per dire…) dei mari del sud come direttore responsabile de Il Cittadino.