L’editoriale del direttore Marco Pirola: «Brianza in Movimento, in scena il Circo degli Ingorghi Eterni»

L'editoriale del direttore responsabile del Cittadino, Marco Pirola, sulle edizioni di sabato 11 ottobre 2025
Editoriale
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Se mai vi trovaste a raccontare una barzelletta in Brianza, vi consiglierei di scegliere quella sulla mobilità locale. Qui la comicità è involontaria ma irresistibile. Da decenni, il traffico brianzolo si conferma il perfetto cocktail di caos, ingorghi epici e soluzioni “innovative” degne di un episodio di Fantozzi. In Brianza, l’auto resta ancora la regina indiscussa, anche se spostarsi diventa un’impresa epica da “Mission Impossible”. E non parliamo dei parcheggi: se non hai la pazienza di un monaco tibetano, lascia perdere. Tra strisce blu che cambiano colore come camaleonti e parchimetri che funzionano a singhiozzo, l’arte di trovare un posto auto è una skill rara e preziosa. E il trasporto pubblico? Ah, qui la faccenda si fa davvero divertente. Autobus che sembrano usciti da un museo, orari che fanno ridere i pendolari e corse saltate con la stessa frequenza con cui si prende il caffè. Chi si azzarda a lasciare la macchina per prendere il bus, deve avere il cuore forte e tanta pazienza. E non dimentichiamo le “soluzioni” delle Amministrazioni locali, che si susseguono come episodi di una serie tv che non smette mai di stupire. Tra rotonde che sembrano labirinti e sensi unici che trasformano ogni viaggio in un’avventura senza fine, la Brianza offre uno spettacolo da non perdere… peccato che i protagonisti siamo noi, costretti a rimanere bloccati nel traffico.

Insomma, la mobilità in Brianza è la barzelletta più lunga mai raccontata, un classico che si ripete ogni mattina e ogni sera, tra clacson, sospiri e smadonnate varie. E la morale? Se volete ridere a crepapelle, venite in Brianza… ma portatevi una scorta di pazienza e, magari, qualche barzelletta nuova per far passare il tempo.

L'autore

Marco Pirola fu Arturo. Classe 1962, quando l’Inter vinse il suo ottavo scudetto. Giornalista professionista cresciuto a Il Giornale di Montanelli poi approdato su vari lidi di carta e non. Direttore del settimanale L’Esagono prima e di giornali “pirata” poi. Oggi naviga virtualmente nella “tranquillità” (si fa per dire…) dei mari del sud come direttore responsabile de Il Cittadino.