Nova celebra i 100 anni della Chiesa di Sant’Antonino: arriva l’arcivescovo Delpini

Ad accoglierlo don Luigi Caimi e il sindaco Fabrizio Pagani. «È una ricorrenza importante – ha sottolineato Caimi –. In questa comunità ognuno di noi, ognuno di voi è importante».

La comunità cristiana di Nova Milanese in festa sabato pomeriggio 13 settembre per l’arrivo dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini. L’occasione: i cento anni della consacrazione della chiesa parrocchiale di Sant’Antonino Martire nella centralissima piazza Marconi: la chiesa madre dei novesi. «È una ricorrenza importante – ha sottolineato il responsabile della comunità pastorale, don Luigi Caimi – : la chiesa esisteva già, ma la consacrazione è stata voluta al termine di un ampliamento che nasceva dalle nuove esigenze del tempo successive alla fine della prima guerra mondiale». E ha aggiunto: «In questa comunità ognuno di noi, ognuno di voi è importante».

Nova celebra i 100 anni della Chiesa di Sant’Antonino: presenti tutti i sacerdoti della comunità e tanti fedeli

Una celebrazione solenne, ma allo stesso tempo sobria e sentita, animata dai canti della Corale Santa Cecilia. Sull’altare a concelebrare tutti i sacerdoti in servizio a Nova Milanese don Luigi Caimi, don Fabrizio Valtolina, don Piercarlo Tettamanti, don Giovanni Gola, don Mario Ferrario e don Antonio Brioschi a cui si sono aggiunti per l’occasione padre Marco Pifferi, don Paolo Alberti, don Maurizio Scurati e don Lino Marchesi che quest’anno compirà 91 anni e non ha voluto mancare, accompagnato da don Omar. Delpini nella sua omelia ha puntato l’attenzione sugli indifferenti e i rabbiosi. «Per gli indifferenti quando finisce la vita, finisce tutto, Cosa può farci Dio? Dio ha mandato suo figlio sul mondo per salvarlo non per condannarlo. Per questo molti fanno a meno di Dio, ma Dio non vuole fare a meno di loro. In questa Chiesa sono venuto volentieri perché si raduna una comunità capace di tener viva la speranza per tuti anche per gli indifferenti e gli arrabbiati».

Nova celebra i 100 anni della Chiesa di Sant’Antonino: le prime tracce risalgono al 1289

Era ufficialmente l’1 agosto del 1925 quando la Chiesa parrocchiale di Sant’Antonino venne consacrata dall’allora vescovo di Lodi, Antonelli, delegato dell’Arcivescovo di Milano cardinale Eugenio Tosi. Le prime notizie della chiesa di Nova risalgono a più di sei secoli prima: era il 1289 quando nel “Liber notitiae sanctorum Mediolani” si legge “In loco Nova, est ecclesia Sanctus Antoninus”. Le dimensioni erano molto diverse da quelle attuali, fu solo alla metà del XIX secolo che l’edificio venne ampliato a tre navate, nell’agosto del 1921 l’allora parroco don Carlo Mezzera propone ai novesi un ulteriore ampliamento che porta alla realizzazione di due nuove arcate sulla parte anteriore dell’edificio. Nel 1923 si procede anche con la decorazione dell’edificio affidata al maestro torinese Luigi Morgari e si alza il campanile di sei metri. Presente sabato alla celebrazione del centenario della Consacrazione anche il nipote di Carlo Mezzera, Silvio Vismara, figlio di Mariangela Mezzera, arrivato appositamente da Lezzeno, una frazione di Bellano.

L'autore

Amo scrivere, leggere e praticare sport. Ho all’attivo diverse pubblicazioni di taglio giornalistico legate alla storia locale. Scrivo di tutto, ma quello che più mi appassiona sono le interviste a personaggi con storie particolari.