Nuova aggressione all’interno del carcere di Monza. Un agente della polizia penitenziaria è stato aggredito lo scorso 25 agosto da un detenuto appena trasferito. L’uomo ha sferrato un pugno al poliziotto “per futili motivi” spiegano dal sindacato Uilpa che ha denunciato l’accaduto.
L’agente della penitenziaria, portato in ospedale per accertamenti, è stato dimesso con due giorni di prognosi. «L’episodio evidenzia ancora una volta le condizioni di grave rischio in cui opera il personale di polizia penitenziaria, costantemente esposto a episodi di violenza e aggressione nell’adempimento del proprio dovere – commentano dalla segreteria locale di Monza della Uilpa polizia penitenziaria -. Noi continuiamo a lavorare per promuovere il dialogo e la collaborazione con le autorità competenti».
Agente aggredito in carcere a Monza, il sindacato Uilpa: “Trasferire i detenuti violenti”
Sulla vicenda è intervenuto anche Massimiliano D’Alberto, segretario locale della Uilpa polizia penitenziaria con una lettera inviata alla direttrice della casa circondariale, Cosima Buccoliero. «Desideriamo esprimere la più profonda preoccupazione per l’ennesimo episodio di violenza che si è verificato nel carcere di Monza. Quanto accaduto si inserisce in una drammatica sequenza di atti ostili e violenti che stanno compromettendo la sicurezza, la serenità e le dignità del personale».
La proposta avanzata dal sindacato alla direzione di via Sanquirico è l’immediata applicazione del provvedimento dell’amministrazione penitenziaria che prevede il trasferimento dei detenuti responsabili di aggressioni nei confronti del personale.
Agenti aggrediti in carcere a Monza, il sindacato Osapp: “Sette casi negli ultimi tempi”
Sull’accaduto è intervenuto anche il sindacato Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria): “Di recente le aggressioni ai danni degli agenti a Monza sono state sette e quella del 25 agosto è stata la più grave. Nella maggior parte dei casi gli agenti aggrediti, una volta medicati, completano il turno” ha reso noto il sindacato. Non è mancata poi una polemica contro la direzione della casa circondariale che, a dire di Osapp, “concede permessi di lavoro anche ai detenuti che compiono le aggressioni”.