Sciopero e corteo mercoledì 16 luglio ad Arcore contro i licenziamenti avviati a inizio luglio alla Peg Perego. L’annuncio arriva dopo l’assemblea dei lavoratori: per mercoledì è proclamato uno sciopero per l’intera giornata con manifestazione, concentramento alle portinerie di via Alcide De Gasperi e corteo dalle 9 con arrivo al Comune di Arcore.
Licenziamenti al Peg Perego di Arcore: procedura avviata il 3 luglio
Come era stato annunciato, Per Perego il 3 luglio ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 95 dipendenti della sede di Arcore su 244 addetti complessivi. E non ha raccolto l’invito ai tavoli istituzionali lasciando, alla commissione regionale del 17 luglio, l’onere della presenza alle rappresentanze sindacali con il sindaco di Arcore Maurizio Bono e il presidente della Provincia MB, Luca Santambrogio.
Licenziamenti al Peg Perego di Arcore: la richiesta di confronto respinta dall’azienda
“Il disimpegno industriale della multinazionale italiana ad Arcore e nel nostro paese è confermato dalla scelta di procedere con i licenziamenti, senza aprire a possibilità di soluzioni alternative – si legge in una nota di Fiom Cgil e Fim Cisl – Nemmeno la possibilità di proroga di un ultimo semestre di cassa integrazione per crisi aziendali complesse e per il quale il Ministero del Lavoro, a seguito di un interpello avanzato dalle Organizzazioni Sindacali, ha invitato l’azienda a verificare e valutare, sembra interessare alla proprietà”.
E poi: “L’azienda si sottrae anche all’invito dei tavoli istituzionali non rendendosi disponibile al confronto. Al tavolo regionale in IV commissione del 17 luglio saremo presenti solo noi organizzazioni sindacali insieme alle RSU unitamente al sindaco di Arcore e la Provincia di Monza Brianza Le organizzazioni sindacali e le RSU non accettano i licenziamenti e chiedono all’azienda un piano di rilancio, di scelte industriali coraggiose e di diversificazione a salvaguardia dell’insediamento produttivo e dell’occupazione. Inoltre, chiediamo alle istituzioni ed alle forze politiche di attivarsi per la salvaguardia di una presenza industriale Made in Italy”.