L’intervento del direttore Marco Pirola: “Il ritorno dei candidati al sapor… di parmigiana”

Il commento del direttore responsabile del Cittadino, apparso sulle pagine dell'edizione della Brianza Sud di sabato 10 maggio 2025.
Editoriale
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La presentazione dei candidati di Forza Italia di Desio è andata in scena all’Eurotaverna. Non è una semplice battuta o una metafora. Davvero hanno scelto un ristorante per annunciare chi dovrebbe guidare la città. Anche perché a Desio sembra quasi che la politica si faccia, da anni, tra una cotoletta e un vassoio di gnocchi al gorgonzola. C’è chi ha visto nella stretta contiguità tra i commensali del ristorante e la riunione politica avvenuta negli stessi locali, una scelta ben precisa. Una trovata nazionalpopolare stile Pippo Baudo al Festival di Sanremo. Altri, quelli più maligni, quelli “bastardi” dentro e non solo, ci hanno letto la perfetta metafora dello stato attuale del partito: indigesto, fuori menù e un po’ in ritardo con il conto. Ma si sa le malelingue, dopo le ultime vicende cittadine in cui Forza Italia è stata protagonista passiva, abbondano. Tra il carrello dei bolliti e vassoi di lasagne fumanti scodellate nelle sale a fianco la riunione, non c’è dubbio che i protagonisti siano stati loro due. Michele Vitale (corrente azzurra che fa capo a Fabrizio Figini). E il suo “socio” Rosario Perri (referente di Fabrizio Sala), al secolo il cardinale nero (in questi giorni i porporati sono tornati di moda…). Tra una cotoletta grande come il Molise e un carré di affettati, si è celebrata l’epifania politica della nuova Forza Italia. Che in realtà assomiglia molto alla vecchia. Almeno nelle facce. Ma si sa che l’usato sicuro può essere un affare non solo elettorale. Altro che conferenza stampa paludata, qui si è masticato politica e pizza margherita allo stesso tempo. Tra i profumi della cucina lombardo-calabrese e il tintinnare dei calici (d’acqua, s’intende, ché le amministrative vanno affrontate sobri), i forzisti locali si sono riuniti per il grande rilancio, con l’entusiasmo di chi sa che, nel dubbio, un piatto di gnocchi ti voterà sempre. Del resto, se la politica è diventata da tempo spettacolo, perché non trasformarla anche in menù fisso con contorno di elettorato incerto? Tra un “faremo” e un “torneremo”, qualcuno ha giurato di sentire il profumo della vittoria nonostante tutto. Si sa che i sogni elettorali, come i secondi piatti, possono essere serviti ben cotti. Dalle cucine del potere a quelle vere. A Desio, come da miglior tradizione, la campagna elettorale passa per la forchetta.

L'autore

Marco Pirola fu Arturo. Classe 1962, quando l’Inter vinse il suo ottavo scudetto. Giornalista professionista cresciuto a Il Giornale di Montanelli poi approdato su vari lidi di carta e non. Direttore del settimanale L’Esagono prima e di giornali “pirata” poi. Oggi naviga virtualmente nella “tranquillità” (si fa per dire…) dei mari del sud come direttore responsabile de Il Cittadino.