Il prezzo del Bitcoin (BTC) è salito del 4% nelle ore successive all’annuncio dell’Indice dei prezzi al consumo (CPI) di mercoledì, per poi scendere nel corso della giornata.

Il CPI è una misura dell’inflazione negli Stati Uniti che tiene conto del costo di un paniere medio scalare di prodotti e servizi consumati dalle famiglie.

La notizia del giorno per il settore delle criptovalute è stata il calo dell’inflazione statunitense.

Il CPI è cresciuto dell’8,5% a luglio, meno dell’8,7% previsto dalla maggior parte degli esperti, ma in aumento rispetto al triste 9,1% di giugno.

L’IPC avrà un impatto significativo sulle scelte del Federal Open Market Committee (FOMC) della Federal Reserve, che si riunirà a settembre per decidere la politica monetaria.

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L’IPC sorprendentemente favorevole, che indica una possibile riduzione dell’inflazione, potrebbe aumentare la possibilità che il FOMC aumenti i tassi di interesse di 50 punti percentuali piuttosto che dei più severi 75 punti percentuali.

L’attività alternativa del BTC indica uno stato d’animo rialzista. Il rapporto call/put è di 1,85 perché l’interesse aperto per le call supera quello per le put.

Un’opzione call comporta il diritto, ma non la responsabilità, di acquistare un’attività a un determinato prezzo. Al contrario, un’opzione put riflette l’autorità, non la responsabilità, di vendere un’attività a un determinato prezzo.

L’open interest riflette il numero di contratti di opzione attivi. Quando l’interesse aperto per le call supera quello per le put, significa che gli investitori stanno acquistando più call che put, il che indica uno stato d’animo positivo.