In Pakistan, il passaggio all’energia sostenibile potrebbe avere un impatto enorme

Secondo uno studio condotto mercoledì da Gawadar pro, una trasformazione completa del settore energetico che passi dall’energia sporca, principalmente solare, all’energia pulita porterà a miracoli nel Paese.


Secondo la ricerca, la natura in rapida evoluzione delle alleanze socioeconomiche, le realtà geopolitiche in competizione e gli scenari geostrategici complessi e avvincenti hanno costretto tutti i Paesi, compreso il Pakistan, ad adottare misure politiche specifiche per ridurre gli effetti negativi della sicurezza energetica.


Inoltre, la crescente minaccia posta da attori non statali legata al cambiamento climatico ha ripercussioni disastrose in tutto il mondo, mettendo a dura prova anche la fondamentale sopravvivenza umana e il ritmo dei canali produttivi.


A questo proposito, le persistenti ondate di calore e gli incendi negli Stati Uniti e nell’Unione Europea, il calo della produzione agricola nel Sud-Est asiatico, l’anomalo aumento del riscaldamento globale in Africa e, non da ultimo, le emissioni di gas serra da record in America Latina hanno spinto nazioni, comunità e organizzazioni a passare dalle energie sporche e insostenibili a quelle pulite.


Il governo pakistano deve rivolgersi alla Cina per ottenere assistenza nel colmare il suo gap energetico, perché la Cina è uno dei principali promotori e investitori mondiali nell’energia pulita, in particolare nell’energia solare ed eolica.


Nel 2016, le imprese private cinesi hanno firmato quattro dei cinque principali contratti di energia rinnovabile al mondo. Da gennaio a giugno, il Paese ha aggiunto circa 31 gigawatt (GW) di nuova capacità di generazione solare, con un aumento del 137% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le installazioni per l’intero anno sono in procinto di stabilire un record.


Con il 59% della capacità installata, l’energia termica rimane al momento la principale fonte di elettricità del Pakistan. Il nostro bilancio ha subito un forte impatto dalle importazioni di carburante e, rispetto al gas, al GNL e all’energia importata, il solare fotovoltaico è molto più conveniente.


Secondo la Banca Mondiale, al Pakistan basta lo 0,071% della sua area geografica totale, soprattutto nel Balochistan e nell’interno del Sindh, per raccogliere i benefici dell’energia solare.