Renate, cade dalla bici e muoreUrtata da un mezzo da lavoro?

Renate, cade dalla bici e muoreConclusa l’autopsia a Desio

Renate – Il paese è sotto shock per la tragica morte di Luigia Porta, la cinquantanovenne che, ieri mattina poco dopo le 9, è caduta a terra dalla sua bicicletta, forse entrata in contatto con un mezzo da lavoro (un sollevatore telescopico che normalmente viene definito “merlo”), battendo violentemente il capo. Il sinistro si è verificato all’incrocio semaforizzato in centro paese, all’imbocco di via Garibaldi, e ha richiamato la gente che stava andando a fare la spesa e chi era appena uscito da messa. L’esatta dinamica è ancora al vaglio dei carabinieri di Besana, intervenuti sul posto insieme agli agenti della polizia locale di Renate, che si sono occupati della viabilità. Non è infatti ancora chiaro se il mezzo abbia effettivamente urtato la donna in bicicletta oppure se Luigia Porta abbia perso l’equilibrio. Anche la direzione di marcia della bici non è certa: stando all’ipotesi più accreditata, pare che provenisse da via Garibaldi così come la macchina operatrice.
 
Luigia Porta, 59 anni, originaria di Cortenuova, in pensione dopo aver lavorato per tanti anni alla ditta “Macchi”, abitava in via Garibaldi. Sposata con Angelo Terenghi e mamma di tre figli – Claudia, 34 anni, Simone, 28, e Chiara, 22 – e nonna di due nipotini, era uscita di casa per andare all’ufficio postale. La dinamica più plausibile è brutale, nella sua semplicità: probabilmente Luigia Porta era ferma al semaforo di via Garibaldi in attesa del verde per ripartire, attraversare l’incrocio e imboccare via Cavour. Allo scattare del verde, il mezzo da lavoro che le stava dietro è partito e, senza accorgersi, potrebbe aver urtato la donna in bicicletta. La macchina operatrice è infatti munita di braccio meccanico, con la cabina del guidatore a sinistra: cosa che potrebbe aver impedito al conducente di vedere a destra. È bastato un attimo perché la donna finisse rovinosamente a terra. Il colpo alla testa le è stato fatale. Il guidatore del mezzo, di proprietà di una ditta che sta lavorando in uno dei cantieri di via Cavour, in un primo momento non si è neppure accorto della donna a terra, già esanime. Ad avvisarlo, il collega a bordo dell’altro veicolo che viaggiava dietro di lui.

A nulla hanno potuto i soccorritori del 118 Brianza, che hanno disperatamente tentato di rianimare la donna: ogni tentativo è stato vano, è morta sul colpo. Nella vicina piazza della chiesa, suor Daniela Gasparini ha subito organizzato un momento di raccoglimento per Luigia Porta e sono state molte le persone che hanno voluto recitare il Santo Rosario. Disperata Elisa Riva, sindaco di Renate: «Solo ieri sera (giovedì, nda) era venuta alla presentazione della nostra lista a Odosa – commenta con la voce rotta dalla commozione -. Ancora non riesco a crederci». I carabinieri di Besana sono alla ricerca di testimoni che abbiamo assistito all’accaduto. Il corpo di Luigia Porta è stato composto nella camera mortuaria dell’ospedale di Desio in attesa delle decisioni di magistrato di turno: ancora da stabilire se verrà effettuata l’autopsia, un esame che potrebbe essere comunque importante perché potrebbe stabilire se la donna ha subìto traumi dovuti  all’urto con il mezzo da lavoro.
Antonella Crippa

Elena Sandrè