Concorezzo – La Concorezzese è andata a scuola dal Barcellona e dall’Espanyol. Matteo Parolini, vicepresidente e direttore generale della prima squadra biancorossa, e tre allenatori delle giovanili del Conco si sono recati nella città catalana per studiare da vicino il settore giovanile dei due club. Il programma prevedeva un mix di lezioni teoriche e visite ai campi di allenamento delle squadre che compongono il vivaio dell’Espanyol e del Barça, quest’ultimo unanimemente considerato il club più forte del mondo in questo momento.
La delegazione concorezzese è tornata a casa con la consapevolezza di avere vissuto un’importante esperienza professionale. «Osservando gli allenamenti e la loro organizzazione – commenta Parolini – ci siamo resi conto del perché il calcio spagnolo è diventato così forte. Fin da quando sono piccoli ai bambini vengono insegnati il pressing e il possesso palla, in un modo quasi ossessivo. Tutte le squadre del settore giovanile giocano allo stesso modo, imparano i movimenti a memoria e riproducono gli insegnamenti in campo. Il gioco del Barcellona, con quel possesso palla ostinato e continuo, è il prodotto di questo enorme lavoro che parte dai ragazzini».
La Concorezzese, che ormai da anni punta con decisione sul vivaio, non ha ovviamente i mezzi finanziari di Espanyol e Barcellona, che per il settore giovanile spendono rispettivamente 4 milioni di euro e 40 milioni di euro all’anno. «Il nostro è stato uno scambio culturale – conclude Parolini – e il nostro obiettivo, seppure con strumenti e priorità diverse, resta quello di valorizzare al meglio il settore giovanile per formare una prima squadra il più possibile fatta in casa».
Simone Pace