Seregno – Alberto Galbiati non ce l’ha fatta. Lo sfortunato pedone investito sabato scorso, poco prima della 11, da un pullman di linea della Stie, la società lodigiana che si occupa del trasporto pubblico locale, è spirato ieri, alle 11.30, all’ospedale San Gerardo di Monza, dove era stato ricoverato in condizioni apparse subito disperate.
L’episodio si è verificato all’incrocio tra le vie Montello e Reggio che Galbiati, nato in città il 4 luglio 1930 e residente in via Beccaria 10, stava attraversando sulle strisce pedonali. I suoi funerali si svolgeranno nella Basilica San Giuseppe dopo l’autopsia, probabilmente mercoledì o giovedì.
L’anziano, sposato con Francesca Silva, era molto conosciuto nella zona per aver diretto a lungo, insieme ai fratelli minori Luciano, 80 anni, e Bruno, 77 anni, l’industria Vernici Fermo Galbiati, con sede in via Toscanini, che nell’estate passata ha festeggiato il traguardo dei settant’anni di attività.
La Polizia locale ha nel frattempo trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica di Monza, che dovrà decidere se contestare l’accusa di omicidio colposo all’autista dell’autobus, un trentottenne calabrese, che ha ammesso agli agenti di essere stato abbagliato dal sole nell’effettuare la manovra di svolta a sinistra e che si è visto ritirare la patente di guida (che ora gli potrebbe essere sospesa fino ad un massimo di quattro anni).
P. Col.
Seregno: è morto l’82enneinvestito sabato in via Reggio
Alberto Galbiati non ce l'ha fatta. Lo sfortunato pedone investito sabato scorso a Seregno, poco prima della 11, da un pullman di linea della Stie, la società lodigiana che si occupa del trasporto pubblico locale, è spirato ieri, alle 11.30, all'ospedale San Gerardo di Monza.
