«Mazzetta» davanti alla casermaInformatore arrestato a Seregno

Per farsi consegnare una mazzetta da 6mila euro in cambio di un'informazione su un costoso macchinario sparito ha scelto probabilmente il posto meno adatto, il piazzale davanti alla caserma dei carabinieri di Seregno. Epilogo come da copione: scattate le manette per un 64enne comasco.
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Seregno – Per farsi consegnare una mazzetta da 6mila euro ha scelto probabilmente il posto meno adatto, il piazzale davanti alla caserma dei carabinieri di Seregno. Ma tant’è. Protagonista un 64enne comasco che in cambio del denaro avrebbe rivelato a un imprenditore dove fosse finito un costoso macchinario industriale del valore di 75mila euro che gli era stato pagato con assegni scoperti.

Una vicenda che l’imprenditore aveva già denunciato ai carabinieri nel tentativo di recuperare il prezioso macchinario, senza tuttavia risultati. Fino a qualche giorno fa, quando ha ricevuto sul cellulare una telefonata del 64enne comasco che gli annunciava di sapere dove fosse finito: in cambio dell’informazione, però, voleva 6mila euro in contanti. Per dimostrare di non essere un imbroglione, il comasco ha fissato il luogo dell’incontro davanti alla caserma dei carabinieri di Seregno.

L’imprenditore ha accettato e poi ha deciso di rivolgersi ai carabinieri di Busto Garolfo per raccontare tutto. I militari di Legnano e Busto hanno detto all’imprenditore di presentarsi all’appuntamento e, al momento della consegna del denaro in cambio di un biglietto con l’indicazione del luogo dove era il macchinario, hanno bloccato e arrestato l’informatore – portato nel carcere di Monza – e recuperato il denaro.

All’indirizzo riportato sul biglietto, corrispondente a quello di un’azienda in provincia di Varese, i carabinieri hanno effettivamente trovato il macchinario ma il titolare della ditta ha sostenuto di averlo acquistato da un terzo soggetto. Le indagini proseguono.