Monza – Era sparito due anni fa, da un giorno all’altro, lasciando sul tavolo di casa un biglietto di scuse. In tribunale ci è tornato martedì, Euro Cambi, 55 anni, ex custode del palazzo di giustizia, ma da imputato di furto. L’uomo è stato condannato a sei mesi. Ai primi di febbraio 2010, infatti, Euro Cambi, dipendente comunale, non si era presentato in guardiola, come faceva ogni mattina.
Il suo appartamento ricavato all’interno del palazzo (oggi adibito ad ufficio per l’ordine degli avvocati) era vuoto. Libri e cd a posto sugli scaffali, e un biglietto con cui si congedava, scusandosi, e dicendosi ‘stanco’. Dai cassetti degli uffici dell’ordine degli avvocati, però, mancavano 4000 euro. Ma quella che sembrava una fuga definitiva, o, peggio, un gesto estremo, si è rivelata invece di breve durata. I più pessimisti avevano pensato al peggio. Altri erano convinti che fosse tornato a Genova, la sua città natale, come rivela l’inconfondibile cantilena che caratterizza la sua parlata.
Per anni era stato il custode del palazzo, sempre disponibile con gli utenti che gli chiedevano informazioni all’ingresso. L’uomo, appassionato di musica anni ’70 e letteratura, è tornato in città, dopo aver trascorso un periodo in Olanda. Martedì, al processo che lo vedeva accusato di furto, si è anche presentato di persona, negando l’addebito. “Non ho rubato nulla, me ne ero andato perché molto depresso, tanto che meditavo di farla finita”.
F. Ber.