Seregno – Pur essendo stata sospesa dalla sua attività di ispettore presso l’agenzia delle entrate, continuava la sua attività ‘in proprio’. E’ stata condannata a cinque anni la 65enne desiana M.V.,accusata di truffa nei confronti dei titolari di un bar del centro storico di Seregno. Per la stessa accusa sono stati assolti il figlio e il nipote della stessa.
Ecco il racconto delle parti offese in aula: “Abbiamo conosciuto la donna tramite una lontana parente; volevamo vendere una macchina, ma abbiamo riscontrato che sulla vettura c’era un vincolo dell’Erario; allora ci è stato detto che questa signora lavorava all’Agenzia delle Entrate e avrebbe potuto fare degli accertamenti per chiarire la situazione; si è presentata esibendo un tesserino del Ministero delle Finanze, spacciandosi come un ‘ispettore dell’Agenzia delle Entrate’; dopo pochi giorni ci è arrivato un messaggio in cui ci diceva che c’erano cose urgenti da comunicare; secondo lei avevamo degli arretrati con l’Erario pari a cinquanta-sessantamila euro; a detta sua, avrebbe potuto occuparsi della cosa, facendoci pagare solo le tasse arretrate, senza gli interessi”. In questo modo avrebbe spillato almeno 35mila euro alle vittime.