Lissone – «Qui nel centro addestramento avevi trovato il luogo dove i tuoi desideri potevano avversarsi; la montagna è spesso guardata da lontano mentre per essere conosciuta va affrontata e scalata: la vita militare è stata per te la possibilità di insegnare e accompagnare altre persone lungo i pendii che amavi»: così il cappellano militare all’ultimo saluto, sabato ad Aosta, al Simone Gamba, lo scialpinista di 27 anni morto giovedì mattina dopo essere precipitato sul versante francese del monte Bianco.
In prima fila i compagni del Centro sportivo esercito di Courmayeur, presente anche una rappresentanza delle autorità militari francesi. Il feretro del lissonese, primo caporale maggiore dell’esercito,avvolto nel tricolore è stato salutato da un lungo applauso.