Desio: sportelli lavoro e impresea fianco di chi sta pagando la crisi

Aprire ex novo lo sportello lavoro e lo sportello impresa. Il Comune, grazie ad una rete con Afol, Consorzio Desio Brianza e mondo delle imprese, progetta iniziative per i cittadini e le aziende in difficoltà a causa della crisi economica.
Desio: sportelli lavoro e impresea fianco di chi sta pagando la crisi

Desio – Di fronte alla crisi nessuno si salva da solo. E’ questa l’idea di fondo che porterà, a breve, l’amministrazione comunale ad aprire ex novo lo sportello lavoro e lo sportello impresa. Grazie ad una rete che porrà in stretta collaborazione il Comune, Afol, il Consorzio Desio Brianza e il mondo delle imprese, si cercherà di costruire una progettualità che venga incontro alle esigenze dei cittadini e delle aziende in difficoltà. Fondamentale sarà il rapporto fra questi mondi e gli istituti di formazione professionale, in vista anche di attività di riorientamento e riqualificazione dei lavoratori finanziate dalle doti regionali.

Da un colloquio con Massimo Gatti, direttore del settore sociale ed educativo del Comune, è emerso che, a fronte della crisi che interessa anche la nostra città, Valeria Vinci, assessore alle Politiche del lavoro, alla Formazione e all’Impresa, sta varando un piano di intervento che coinvolga gli altri principali enti che operano sul territorio. Un altro asse riguarda la fortissima collaborazione con il settore del volontariato locale. Insieme alla Caritas il Comune ha già avviato protocolli di intervento per monitorare soprattutto la possibilità di reinserire nel mondo del lavoro chi si trovi ora in cassa integrazione o addirittura senza un assegno mensile.

Il direttore Massimo Gatti conferma il quadro desolante. Dal 2009 il carico di persone che si sono rivolte ai servizi sociali del Comune per diversi tipi di fragilità è cresciuto in modo esponenziale, raddoppiando rispetto al periodo precedente alla crisi. Il nuovo profilo standard di chi, in città, si rivolge in cerca di aiuto è: maschio, padre di famiglia, over 45enne, monoreddito, espulso dal mondo del lavoro. Il problema si aggrava se teniamo conto del fatto che una situazione di questo genere produce effetti gravissimi sul nucleo familiare.

Alla frustrazione generata dal fatto di non poter più pagare il mutuo e saldare le bollette si aggiunge, per queste persone, una sempre più diffusa crisi di rapporti con la moglie e con i figli. Il centro di tutela dei minori assiste, così, ad un incremento altrettanto cospicuo di richieste di assistenza per malcura, abbandono e violenze. Oltretutto, proprio a causa della crisi, i fondi statali e regionali destinati ai servizi sociali hanno subito un taglio del 40%. Ecco, quindi, che la nuova strategia del Comune diventa una necessità.
Lamberto Motta