Limbiate – Atto vandalico o avvertimento di stampo mafioso? Resta ancora avvolto nel mistero l’episodio avvenuto nella zona del cimitero centrale. Qualcuno, lontano da occhi indiscreti, ha cosparso di benzina le saracinesche del chiosco di fiori “L’orchidea”, situato sul lato sud del viale alberato, e ha appiccato il fuoco. O almeno ha tentato, visto che le fiamme non hanno attecchito.
Difficile dire se sia stata solo fortuna o una strategia mirata, perché di certo non è proprio consigliato cercare di incendiare il punto vendita di fiori in una serata uggiosa come quella di domenica scorsa. Proprio la pioggia, caduta per molte ore consecutive, infatti ha reso umide le serrande che si sono solo annerite senza prendere fuoco.
La spiacevole scoperta è stata effettuata quando i titolari si sono recati al chiosco per iniziare una nuova giornata di intenso lavoro. Non appena si sono avvicinati per sollevare le saracinesche si sono accorti che, visto il fortissimo odore, erano state cosparse di benzina e che qualcuno aveva appiccato il fuoco con un accendino. Anche se il liquido infiammabile era presente su tutte le serrande e i davanzali del chiosco, curiosamente quelle che si affacciano sul viale alberato sono uscite indenni forse perché esposte verso nord e quindi più umide. Dopo aver ripulito il tutto, i titolari de “L’orchidea” hanno regolarmente svolto la propria attività commerciale.
L’accaduto riapre la questione legata allo scarso controllo dell’area cimiteriale quando i cancelli sono chiusi e fa sorgere alcuni dubbi sulla tempistica di questi episodi visto che lo scorso mese di marzo “L’orchidea” subì un furto con scasso della porta sul retro del chiosco proprio un paio di giorni prima della festa della donna e in settimana è stato messo in atto un tentativo di incendio proprio a ridosso della ricorrenza dei defunti, che attira al cimitero migliaia di persone.
Interpellato sulla questione, Riccardo Alberti, assessore alla Sicurezza, ammette di avere qualche idea che però per il momento non può diventare realtà per la mancanza di fondi nelle casse comunali. “Anche se la Polizia locale non ha ricevuto alcuna denuncia o comunicazione su quest’ultimo episodio – spiega l’esponente di Sel in giunta – conosciamo i problemi di quell’area. Abbiamo pensato ad un automatismo per l’apertura e la chiusura delle porte e ad un sistema, anche minimo, di videosorveglianza. Il progetto però non può partire a breve per ragioni economiche”.
Fabio Cavallari