Desio: Pierluigi Pizzaballa,una figurina ne ha fatto un mito

Pierluigi Pizzaballa, il bergamasco 73enne ex portiere di serie A, all'oratorio dei Santi Pietro e Paolo, parla della sua figurina della raccolta Panini che lo ha reso davvero una leggenda: "Sì, era introvabile, adesso vi spiego perchè".
Desio: Pierluigi Pizzaballa,una figurina ne ha fatto un mito

Desio – Il personaggio che gli atleti del Gruppo Sportivo dell’oratorio dei Santi Pietro e Paolo si sono trovati davanti domenica mattina, al termine della messa delle 11 celebrata da don Giuseppe Corbari, assomigliava più ad un nonno che ad un portiere. Eppure Pierluigi Pizzaballa, bergamasco di 73 anni, i capelli ormai bianchi, può contare su oltre 200 presenze in serie A,  tra Atalanta, Roma, Verona e Milan. E anche su una presenza in nazionale. Una carriera invidiabile ed una storia davvero curiosa ad essa legata. Una storia che tutti i ragazzi degli anni ’50 ricorderanno con simpatia.

La raccolta delle figurine dei calciatori, quella della Panini, era uno dei pochi lussi che i genitori concedevano loro. Ci voleva ancora la colla per fissare le figurine all’album. E la raccolta della stagione 63-64 sembrava non volesse finire mai. Un sacco di doppie da scambiare, da usare per il gioco di chi arrivava più vicino al muro o come trofeo sopra la tolla da centrare con le spiattole, ma ne mancava sempre una. Non lo trovava nessuno. Era quella che ritraeva Pizzaballa, portiere dell’Atalanta, la figurina numero uno. Domenica Pierluigi ha svelato il mistero: la mattina in cui il fotografo aveva appuntamento con la squadra, lui non c’era al campo d’allenamento. La foto a lui non è stata fatta.

La Panini ha rimediato, ma troppo tardi. Ormai Pizzaballa era diventato l’introvabile. Dicono dal Gruppo Sportivo: “Abbiamo avuto la fortuna di rivivere questa  leggenda con il protagonista e, con immenso piacere, abbiamo scoperto, dietro la figurina, non solo un grande campione, ma soprattutto un grande uomo, un personaggio di altri tempi, semplice, affabile, cordiale, disponibile, che ha voluto condividere con i nostri ragazzi un momento di festa e di preghiera. Ci ha dimostrato che fede e sport, anche ad alti livelli, possono camminare assieme, rafforzarsi a vicenda. Ha voluto ricordarci i veri valori dello sport: la lealtà, la correttezza, l’amicizia, il rispetto, lo spirito di sacrificio”.
Egidio Farina