Monza, la festa degli alpini con l’inaugurazione del monumento a Don Gnocchi
La mattinata si è conclusa con l’inaugurazione, nel giardino pubblico di via Pacinotti, di un monumento in memoria di Don Carlo Gnocchi, cappellano militare degli alpini durante la seconda guerra mondiale e beatificato, dopo una vita dedicata all’assistenza dei più giovani e bisognosi, il 25 ottobre 2009 dall’arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi.
È stato il momento clou della domenica organizzata dalla sezione di Monza dell’Associazione nazionale alpini, con il patrocinio del Comune. L’appuntamento con “La nostra domenica”, il 4 dicembre, è trascorso tra l’ammassamento in piazza Trento e Trieste, la cerimonia dell’alzabandiera e la resa degli onori ai caduti.Poi la sfilata fino a via San Gerardo, la messa, e il trasfertimento nel quartiere di San Carlo per l’inaugurazione del monumento, a forma piramidale, alto circa due metri con l’effige di don Gnocchi: una “montagna” di granito ricavata da un masso della Valcamonica e pesante in origine 40 quintali.
«L’idea di dedicare un cippo a Don Gnocchi – spiega Mario Penati, presidente uscente della sezione di Monza – nasce circa un paio di anni fa. Promotore Piero Schiatti, la memoria storica della nostra sezione. Ne abbiamo parlato a più riprese con l’amministrazione, ma solo quest’anno siamo riusciti a concretizzare il progetto grazie alla collaborazione del sindaco Roberto Scanagatti e dell’assessore alle Opere pubbliche Antonio Marrazzo. Don Gnocchi è stato un educatore, si è preso cura dei piccoli invalidi e mutilati di guerra, ha fondato la Pro Juventute, è stato uno dei primi donatori di organi: è giusto che le nuove generazioni imparino a conoscerlo».