Limbiate, Pellai e i ragazzi che non sono più sociali ma social
Da un momento preciso nella storia recente dell’Italia e del mondo – nel 2012 – i ragazzi hanno smesso di essere sociali per diventare social. Ne è convinto Alberto Pellai, psicoterapeuta e ricercatore che fissa alla seconda metà degli anni Dieci l’inizio di tutta quella involuzione che ha portato i ragazzi e sempre di più i bambini a non rivolgersi più al gioco sociale, ma a chiudersi nelle proprie stanzette per giocare a distanza con coetanei che magari nemmeno si conoscono.
Limbiate, Pellai e le conseguenze per i ragazzi
Con inevitabili accessi di ansia, eccessi di rabbia e tutte le situazioni inedite che si registrano in questi anni. Di questo ha parlato Pellai davanti al pubblico di genitori, in massima parte mamme che affollavano l’auditorium della scuola Don Milani di Limbiate. Presenti il sindaco Antonio Romeo e don Raffaele Mottadelli che con la parrocchia di San Giorgio sta proseguendo la sua opera di confronto con genitori e ragazzi con una offerta fresca e giovane di incontri e iniziative. E una soluzione potrebbe essere possibile creando patti digitali tra adulti, comunità per confrontarsi e combattere insieme le devianze.