Il diritto alla qualità dell’aria e alla mobilità viaggiano insieme

Il diritto alla qualità dell’aria e alla mobilità viaggiano insieme

L’inquinamento atmosferico è uno dei temi centrali per la vita dei cittadini e uno dei maggiori fattori ambientali di rischio per la salute umana e per gli ecosistemi. Per questo è essenziale che le istituzioni intervengano in modo deciso ed efficace. Qualcosa è stato fatto negli ultimi anni. Le emissioni nazionali dei principali inquinanti atmosferici dal 1990 al 2015 registrano diminuzioni in un intervallo che va dal 28% (PM2,5) al 62% (Nox).

Anche i livelli atmosferici di PM10, PM2,5 e NO2 mostrano un andamento decrescente. Ma nonostante questo il raggiungimento degli obiettivi della Commissione Europea (rispetto dei limiti previsti dalle direttive 2008/50/CE e 2004/107/CE entro il 2020 e raggiungimento dei livelli raccomandati dall’OMS entro il 2030) appare lontano, essendo legato all’efficacia delle politiche energetiche, agricole e sulla mobilità, che saranno adottate a livello europeo e nazionale e alla sinergia con le misure previste nei Piani per la qualità dell’aria di regioni e province autonome.

La pianura Padana, in particolare, è fra le zone europee più interessate al fenomeno. Commenta così l’Assessore all’Ambiente e al Clima di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo: “La logica che muove la nostra strategia per combattere le emissioni inquinanti e migliorare la qualità dell’aria deve essere chiara e sostenuta da risorse finanziarie adeguate e interventi normativi mirati. Il Bacino padano, che come è noto ha condizioni meteoclimatiche e orografiche particolarmente sfavorevoli, sta facendo da tempo fronte comune per affrontare questa sfida che riguarda la salute di tutti e agisce anche sul tema tanto dibattuto in questi giorni della lotta al cambiamento climatico. Ai divieti che si scaricano sui cittadini, preferiamo gli incentivi e la Regione sta mettendo in campo risorse proprie per ottenere una sempre più piena sostenibilità”.

Il miglioramento dell’ambiente e della qualità dell’aria è quindi un problema che va affrontato sotto vari aspetti. Dal tema culturale, avendo come obiettivo la modifica delle abitudini negative, al favorire investimenti e produzioni che non siano inquinanti, alle agevolazioni per il settore dell’automotive. La tutela della salute passa, infatti, dall’applicazione di misure permanenti a quelle adatte a contrastare il fenomeno in modo temporaneo a fronte di emergenze. In pratica occorre un approccio a 360 gradi. La Regione Lombardia, all’interno di questo quadro, svolge un ruolo importante nella lotta all’inquinamento atmosferico per la tutela del bene più prezioso: l’aria che respiriamo. E l’impegno della Regione contro l’inquinamento atmosferico continua a dare risultati incoraggianti. Negli ultimi anni è stato registrato in Lombardia un netto miglioramento della qualità dell’aria grazie alla diminuzione costante dei principali inquinanti: il monossido di carbonio (CO), il biossido di zolfo (SO2), il benzene (C6H6), PM10 e il biossido di azoto (NO2). Stazionario invece è il livello di ozono (O3).

In Lombardia, le misure ad alto impatto sull’inquinamento atmosferico sono sempre attive dal 1° ottobre al 31 marzo per garantire il diritto dei cittadini all’aria pulita. Le misure temporanee antismog sono invece previste nei periodi di persistente accumulo degli inquinanti atmosferici. Per conoscere la situazione, verificare se nella zona in cui si abita sono attive le misure antismog temporanee, per saperne di più sulle patologie legate all’inquinamento identificate dalla ricerca medico scientifica, le informazioni si possono trovare sul sito della Regione Lombardia all’indirizzo http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/aria

Ma non solo. Ci sono anche gli incentivi che la Regione ha attivato. Ad esempio quelli per la rottamazione dei veicoli più inquinanti e le agevolazioni per l’acquisto di veicoli commerciali a minore impatto ambientale. E se si vuole saperne di più su inquinamento e qualità dell’aria si può accedere alle Faq. 30 domande e risposte fondamentali per la conoscenza dei problemi e delle soluzioni. Tutto questo sul portale della Regione. Un modo per essere sempre aggiornati e attivi nel difendere l’ambiente in cui viviamo.

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