Che Charles Leclerc fosse veloce lo avevo capito da un pezzo. Che a Sebastian Vettel capiti di sbagliare quand’è sotto pressione, anche questo lo avevo capito da un pezzo. Se avessi avuto bisogno di una riprova i due piloti della Ferrari me l’hanno fornita nelle prove libere del GP d’Austria. Sulla pista di Spielberg – che è un paese nei pressi di Judenburg e nulla ha a che vedere con la prigione austriaca di Brno dove furono rinchiusi i patrioti italiani Pietro Maroncelli e Silvio Pellico – Leclerc ha stabilito il miglior tempo mentre Vettel è finito fuori pista alla curva 10 senza però sbattere sul muretto coma avevano fatto Bottas e Verstappen. Poi, Vettel ha dovuto rendersi conto di non poter girare, con gomme dure, sugli stessi tempi del compagno di squadra. In altre aprole, Vettel ha visto i sorci rossi uscire dai tubi di scarico della Ferrarik di Leclerc!

Sarà pur vero che una rondine non fa primavera, ma ho visto Leclerc a proprio agio sulle curve veloci dello Spielberg, pulito nell’affrontarle e nel percorrerle, velocissimo sul rettilineo. Sembra che questo tracciato austriaco si addica alle Rosse e domani la qualifica dovrà dimostrare che Vettel non è in crisi quando il suo coequipier viaggia più veloce di lui. Un po’ in ombra Hamilton nella seconda sessione di prove. Ma anche se dovesse perdere in Austria ha tanto di quel vantaggio da poter dormire non fra due ma fra quattro guanciali. Ammesso e non concesso che domani il buon Lewis non rialzi la cresta in qualifica. In tal caso sarebbero dolori per tutti.