F1, Morosini in pista: banco di prova tedesco per Ferrari e Vettel (che vede l’ombra di Leclerc)

Il Gp di Germania, che torna dopo una défaillance e rischia di scomparire, sarà il definitivo banco di prova per Vettel e la Ferrari nella rincorsa al trono di Hamilton e Mercedes. Intanto il tedesco pensa al futuro con l’ombra (ingombrante) di Charles Leclerc.
F1, Charles Leclerc su Sauber
F1, Charles Leclerc su Sauber

Il Gp di Germania, che torna dopo una défaillance e rischia di scomparire, sarà il definitivo banco di prova per Vettel e la Ferrari che inseguono il sogno di strappare a Hamilton e alla Mercedes lo scettro della F1. Uno scettro che Hamilton tiene in cassaforte insieme ai cento milioni di dollari del nuovo contratto biennale che lo lega alla Mercedes.

A Hockenheim i piloti hanno cominciato le prove libere avendo a disposizione gomme Pirelli medie, soft e ultra sottile, colori bianco, giallo e viola. Nella prima sessione tutti piloti hanno cercato di capire come impostare la gara. L’indecisione riguarda sia la novità dell’asfalto, nuovo e non conosciuto, sia il numero dei più stop che potranno essere uno o due. Nella serie mattutina, il più veloce è stato Ricciardo, davanti a Hamilton, Verstappen e Vettel. Nel pomeriggio è cominciata la seconda serie per provare la qualifica di domani che dovrebbe essere disputata con le ultrasoft. Il passo gara della Red Bull è stato quello più performante, l’incognita però riguarda la quantità di benzina di Verstappen (il migliore nel giro veloce davanti a Hamilton, Bottas e Vettel tutti racchiusi in meno di tre decimi di secondo). Vettel, quindi dovrà recuperare, trovando concentrazione. Eh sì, perché il buon Sebastian si sta trovando di fronte a un nuovo problema, quello che riguarda il compagno di squadra della prossima stagione. E io mi sono posto questo interrogativo: Sebastian Vettel ha paura che Charles Leclerc gli faccia le scarpe?

Se uno dovesse dare retta alle parole e non ai contratti si direbbe di sì, anche se fa finta di no. Ha dichiarato, Vettel, alla Gazzetta dello Sport: “Sarei contento se Kimi restasse, mi trovo bene con lui. Tuttavia la decisione non spetta a me.Leclerc? Non lo conosco tanto. Non c’è fretta, è giovane, ha una bella carriera davanti e ha fretta di imporsi. Penso che sia Kimi sia Charles siano adatti a guidare una Ferrari”.

Un colpo al cerchio e uno alla botte. Ma che vuol dire quel “Kimi è adatto a guidare una Ferrari”? Forse Vettel non ricorda che Raikkonen con la Ferrari ha vinto un campionato del mondo? Fatto strano! E non ricorda neppure, fatto ancor più strano, che Raikkonen corre in Ferrari dal 2014? Sarà, quindi, ben adatto a guidare una Ferrari! Il fatto è che l’anno prossimo Raikkonen avrà quarant’anni e la Ferrari deve pensare per tempo di svecchiare la squadra dando la possibilità a un giovane di vincere e di vedere, all’orizzonte, il titolo mondiale.

Charles Leclerc ha già dimostrato di essere un pilota responsabile, molto veloce e competitivo. Ha portato la Sauber, aiutato dagli investimenti dell’Alfa e dagli uomini di Marchionne, a posizioni stabili in qualifica (ormai è spesso in Q3) e ha portato punti alla squadra facendole recuperare soldi importanti. E quando ha avuto a disposizione nei test una Rossa di Maranello ha meravigliato il team per come si è comportato. Per i risultati ottenuti. Logico, quindi, che abbia il desiderio di guidare una Ferrari nel mondiale 2019. Ed è logico che Vettel tema non solo il suo valore ma anche la sua gioventù.