Serie D, il giudice sportivo stanga il Fanfulla per i “fattacci” di Seregno

Il giudice sportivo ha riservato una vera e propria stangata per il Fanfulla dopo le polemiche, e il caos, scoppiate prima, durante e dopo il match contro il Seregno
I danni alla vettura della terna arbitrale
I danni alla vettura della terna arbitrale Paolo Colzani

Il match giocato domenica scorsa allo stadio Ferruccio di Seregno tra Seregno e Fanfulla torna sotto i riflettori. A riportarcelo è il comunicato del giudice sportivo del campionato di serie D Aniello Merone, che a seguito del burrascoso pomeriggio, che ha avuto come codazzo uno scambio di comunicati al vetriolo su Facebook tra le parti, ha inflitto 400 euro di ammenda al Seregno, «per i danni arrecati alla vettura di un assistente arbitrale, le cui chiavi erano state date in custodia ad un dirigente della società. Si fa obbligo di risarcire i danni, se richiesti e documentati». In più, Merone ha comminato una giornata di squalifica all’allenatore ospite Andrea Ciceri, «per la presenza indebita sul terreno di gioco, malgrado fosse sottoposto a provvedimento disciplinare», come ravvisato dal commissario di campo, ed uno stop analogo ai giocatori lodigiani Anass Serbouti, espulso per un brutto fallo su Tommaso Tentoni, Alessandro Baggi, cacciato invece per somma di ammonizioni, la seconda delle quali è stata rimediata nell’azione che è culminata nella concessione ai brianzoli del rigore poi trasformato da Danilo Alessandro, che ha determinato la gara, ed Andrea Bertelli, incappato nel quinto cartellino giallo stagionale.

L’insieme dei provvedimenti è stato commentato nell’immediato sulla sua pagina di Facebook con un comunicato dalla società azzurra, che ha evidenziato come «il giudice sportivo smentisce in toto la proprietà del Fanfulla e dà ragione al Seregno». Ecco i motivi: «1) L’allenatore Ciceri è stato squalificato per un’ulteriore giornata, perché presente sul terreno di gioco; 2) partita omologata, nessuna irregolarità all’ingresso nel campo di gioco, come paventato fantasiosamente dalla squadra di Lodi; 3) nessuna multa per assenza di acqua negli spogliatoi, dal momento che gli ospiti hanno svolto regolare doccia; 4) macchina dell’arbitro danneggiata e sono in corso indagini per risalire al colpevole o ai colpevoli; 5) Carlos França regolarmente provvisto di patentino».

Serie D, il giudice sportivo stanga il Fanfulla per i “fattacci” di Seregno
Carlos França in panchina

Riguardo il successore di Arnaldo Franzini, che secondo il Fanfulla non avrebbe osservato il periodo di quarantena richiesto al suo rientro in Italia dal Brasile, il Seregno ha fatto sapere che il suo isolamento fiduciario è terminato lunedì 1 marzo, tra l’altro con il riscontro di quattro tamponi, tutti con esito negativo. Per questo, domenica 28 febbraio, a Sona, la formazione era stata guidata in panchina da Zoran Gjorgiev, benché França fosse già stato scelto come nuovo tecnico.

«Ci abbiamo fatto l’abitudine – ha chiosato il presidente azzurro Davide Erba – a subire campagne negative da parte di società terze. Queste ultime, non ottenendo risultati in campo, pensano di distogliere l’attenzione cercando di colpire goffamente la nostra realtà, ma vengono continuamente smentite dai fatti. Dispiace che società storiche come il Fanfulla vengano gestite in questa maniera approssimativa da chi pensa di farsi pubblicità ai danni del Seregno. Constato che la cattiva abitudine del copia-incolla senza reale verifica dell’accaduto sia in voga presso una piccola parte di giornalisti, che farebbero bene a documentarsi prima di riportare notizie false ed orchestrate ad arte. Andiamo avanti, forza Seregno». Dal canto suo, in un post sulla propria pagina di Facebook, il Fanfulla, dopo aver riassunto l’elenco delle decisioni disciplinari del giudice sportivo, ha sottolineato l’assenza di sanzioni economiche per il Guerriero, «mentre sono 400 gli euro a carico del Seregno, per i danneggiamenti all’auto del direttore di gara».

P. Col.