Serie C, dopo Seregno-Lecco: «Dieci minuti da dimenticare»

Amarezza in casa Seregno dopo la sconfitta casalinga con il Lecco, rimediata con tre gol subiti in dieci minuti: «Abbiamo incassato subito un gol su punizione e ci ha dato fastidio, poi siamo usciti dalla partita e quando ci siamo ripresi non abbiamo recuperato», analizza il mister Alberto Mariani.
La desolazione dei giocatori al termine del match - foto Luca Rossini/Seregno calcio)
La desolazione dei giocatori al termine del match – foto Luca Rossini/Seregno calcio)

La brutta settimana vissuta dal Seregno, con l’esposizione mediatica seguita agli sviluppi del caso che ha portato al licenziamento del direttore generale Ninni Corda e l’ampia eco fornita alle accuse del presidente del Trento Mauro Giacca, che poi ha tardivamente ritrattato, sul comportamento dei giocatori nella precedente trasferta in terra trentina, ha avuto come epilogo la secca sconfitta rimediata nel derby al Ferruccio contro il Lecco, impostosi 4-1, dopo aver archiviato di fatto la pratica nella fase d’avvio.

«Non hanno funzionato i primi 10’ – ha spiegato negli spogliatoi il tecnico Alberto Mariani – Abbiamo incassato subito un gol su punizione e ci ha dato fastidio. Poi siamo usciti dalla partita e ne abbiamo presi altri due. Dopo ci siamo rialzati e avremmo meritato di terminare il primo tempo almeno sull’1-3. Invece, nella ripresa è arrivata la quarta rete loro, che ha chiuso i conti».

Il focus si è quindi concentrato sulle tante assenze, con le squalifiche di Bernard Aga, Gaetano Vitale, Ermanno Fumagalli, Iacopo Cernigoi e Kaleb Jimenez che sono andate a sommarsi agli infortuni di Roberto Ferrari, Emanuele Pozzoli, Stefano Pani, Silvano Raggio Garibaldi e Lorenzo Valeau.

«Chi ha giocato – ha continuato l’allenatore romano – ha fatto ciò che doveva fare. È chiaro che le assenze erano tante ed è chiaro che non è facile senza gente di spessore come Ermanno Fumagalli, anche se abbiamo molta fiducia in Dennis Lupu, il suo sostituto, che sono convinto farà una grande carriera. Ma mentalmente abbiamo pagato qualcosa. Abbiamo fatto il possibile per pensare solo al calcio. Ripeto che questo è un grande gruppo, che si aiuta sempre e lo ha fatto anche oggi, al di là dei primi minuti».

La chiosa ha guardato al futuro immediato, con la trasferta di sabato 18 dicembre, alle 14.30, a Piacenza, ultima tappa del girone di andata: «Siamo consapevoli di dover muovere la classifica e faremo di tutto in questa settimana per disputare una grande gara».